giovedì 30 luglio 2009

Cioni sceriffo


Non appena ho letto la notizia di Graziano Cioni che ha messo in fuga alcuni venditori abusivi in centro, sequestrando la loro merce, ho subito pensato che mi serviva una immagine dell'ex-assessore con il cappello da Sceriffo. Non ne ho trovate, per cui ho messo mano al programma di ritocco fotografico ed ho preparato il foto-montaggio che vedete sopra. Vi piace? :-)

martedì 28 luglio 2009

Renzi contro il PD?



Parrebbe che ieri il consiglio comunale sia stato la scena di un vero e proprio teatrino sulla questione del sottoattraversamento della Alta Velocità. Su Nove da Firenze è possibile trovare un condensato dei comunicati delle varie parti sulla questione.

In sostanza pare che prima Renzi abbia detto che si sta valutando il da farsi (sottoattraversamento sì o no, stazione Balfiore sì o no, eccetera) a prescindere dal fatto che ci siano dei contratti già firmati. Per ora niente è escluso, eccetera eccetera

Poi il consiglio comunale avrebbe dato indicazione di voler continuare nella strada del sottoattraversamento. Il primo atto, è l'aver respindo la mozione dell'opposizione di sinistra (ma appoggiata dall'opposizione di centro-destra) che chiede di fermare l'abbattimento dei 163 alberi che attualmente sorgono nell'area ex-macelli, dove dovrebbe sorgere la stazione Belfiore, sempre che venga fatta. Il secondo atto sarebbe l'approvazione dell'Ordine del Giorno 2009/427 "in merito ai lavori collegati alla TAV". Quest'ultimo non è ancora stato inserito sulla rete civica e quindi non è possibile farsi un'idea "di prima mano".

E' tutto un teatrino, un gioco della parti, come dicono alcuni, oppure veramente c' è una spaccatura, con il Partito Democratico, deciso ad andare avanti sulla strada del sotto-attraversamento (che è considerato una priorità anche a livello regionale), che sconfessa il suo stesso sindaco, su posizioni più interlocutorie?

Difficile a dirsi. La posizione di Renzi appare ragionevole, ma forse siamo davvero troppo avanti e ci sono troppe carte firmate per cambiare rotta. Teniamo conto anche di un'altra cosa: non si tratta solo di una questione politica, non si tratta solo di scegliere cosa sia meglio per la collettività. Sul tavolo della trattativa c'è una quantità di soldi enorme e di conseguenza ci sono anche grandi interessi economici. Non dimentichiamolo.

giovedì 23 luglio 2009

Niente ciclisti a Infortezza



Martedì sera c'è stata la pedalata organizzata dall'associazione GiglioAmico in collaborazione con FirenzeInbici. E' andata molto bene, mi dicono. Io infatti non ho partecipato, dovendo presidiare il gazebo di FirenzeInBici installato, per l'occasione, all'ingresso della Fortezza.

Nelle due ore che sono rimasto lì (dalle 21:30 alle 23:30) credo che mi sia passata davanti una discreta parte dei miei concittadini, perlomeno di quelli in fascia d'età 15-30. Mi sono fatto un'idea piuttosto chiara sulle ultime tendenze della street-fashion; mi sono divertito a vedere ragazzine traballanti su tacchi evidentemente troppo alti, ragazzi e ragazze con tatuaggi enormi (che ti ci voglio vedere quando avrai 60 anni...), eccetera eccetera.

In due ore abbiamo distribuito un (uno, in cifre: "1") volantino. Era una signora che si era avvicinata per leggere meglio (non capiva chi eravamo). Insomma... un pubblico non adatto a fare promozione alla nostra associazione. O forse (lo spererei...) semplicemente il momento sbagliato, ché la gente era lì per divertirsi e magari per andare a mangiare al ristorante argentino o provare le specialità della friggitoria napoletana.

Unica consolazione: hanno avuto ben poco da fare anche le ragazze dello stand di fronte, che vendevano sigarette.

martedì 21 luglio 2009

Per le strade di Firenze 30 anni dopo

Qualche settimana fa mi capitò di sfogliare uno dei 4 volumi de Le strade di Firenze. Si tratta di un'opera curata da Piero Bargellini ed Ennio Guarnieri che, strada per strada, racconta sia la storia della strada, sia quella del personaggio a cui è dedicata.

Del libro mi hanno colpito soprattutto le fotografie: vi si scorgono immagini di almeno 30 anni fa (l'edizione è del 1980); appare incredibile quanto la città sia diversa da quella che conosco oggi, soprattutto le strade periferiche. Ho quindi deciso di inaugurare una mia piccola caccia al tesoro personale. Cercherò di ripetere le fotografie del volume e le pubblicherò in queste pagine, adattandole in modo che siano più possibile simili. Naturalmente sceglierò quelle che mi paiono più interessanti, lasciando perdere i monumenti, che sono rimasti sostanzialmente immutati .

Inizio dalla A di borgo Albizi, ecco come era a fine anni '70.


ed eccola invece oggi, con le facciate restaurante, i turisti ed i dehor di bar e ristoranti.


Si noti che che anche oggi non mancano le auto in sosta, nonostante sia diventata nel frattempo area pedonale.

lunedì 20 luglio 2009

I parcheggi poco scambiatori



Come promesso una settimana fa, oggi scrivo dei parcheggi scambiatori. Perchè a Firenze non hanno mai funzionato? cosa si dovrebbe fare per farli funzionare?

A cosa serve un parcheggio scambiatore?

Si parte dalla considerazione che una discreta parte del traffico cittadino è costituito dai veicoli dei pendolari che vengono da fuori città. L'idea alla base del parcheggio scambiatore è fare in modo che, giunti ai margini della città (o ancora prima) le persone trasbordino dal proprio veicolo al mezzo pubblico. In tal modo si punta a ridurre la quantità di veicoli che entrano effettivamente in città con beneficio complessivo per il traffico e l'ambiente.

Che caratteristiche deve avere un parcheggio scambiatore?
  1. Deve essere collocato lungo una direttrice di accesso alla città per gli autoveicoli
  2. Deve essere ben servito da mezzi pubblici frequenti e veloci
  3. Deve essere conveniente sotto il profilo economico oppure del tempo di viaggio, meglio se sotto entrambi gli aspetti. Se il parcheggio non è gratuito, l'integrazione tariffaria con il mezzo pubblico è obbligatoria.
I tentativi di Firenze

A Firenze, al solito, si è cercato di fare la cosa giusta (i parcheggi scambiatori) ma "al risparmio". Gli errori più frequenti sono stati collocare i parcheggi dove non era disponibile un buon servizio pubblico, o farli troppo cari; addirittura più cari di altri parcheggi a pagamento più prossimi al centro.

via del Gelsomino - credo sia stato uno dei primi. E' collocato su una discreta direttrice di accesso (Galluzzo), anche se forse troppo interno rispetto alla città; tuttavia non è servito dai mezzi pubblici (che dal Galluzzo scendono in città per la preferenziale di via Senese); è a pagamento (pure costoso) e ovviamente senza alcuna integrazione tariffaria.

Castello - il più clamoroso buco nell'acqua. Ha tutti i difetti possibili: è lungo una direttrice secondaria (quella di Sesto Fiorentino), troppo lontano da quella principale (l'accesso della Firenze Mare). E' servito da bus e treno; ma il bus è lento (ci mette mezz'ora ad arrivare in centro), il treno è veloce ma poco frequente (può passare un'ora e mezzo senza che nessun treno si fermi a Castello). Inoltre è privo di collegamento diretto con i binari risultando alla fine piuttosto lungo il percorso a piedi dal parcheggio ai binari. A ciò aggiungiamo che era stato assurdamente messo a pagamento (adesso non lo è più) senza, ovviamente, alcuna integrazione tariffaria.

Rovezzano (stazione) - costruito da tempo ma mai lanciato. Ad un certo punto era stato anche chiuso (senza che nessuno se ne accorgesse, beninteso). Ha gli stessi difetti di quello di Castello.

Firenze Salviati (faentina) - più o meno la stessa storia; adesso pare che la stazione sia stata esclusa dagli orari ferroviari.

Viale Europa - L'unico, insieme a Castello, per cui sia stata fatta un po' di promozione. Ma è costoso e mal servito dai mezzi pubblici; la gente lo snobba anche perché ci sono buone alternative nella zona di viale Europa (che ritorneranno in auge con l'imminente riduzione della ZCS): meno costose, meglio servite e più centrali. Il mezzo pubblico non è comunque molto veloce, potendo contare sulla corsia preferenziale solo in direzione centro, ma non per l'itinerario di ritorno.

Warner Village - E' il parcheggio della multisala, che funge da scambiatore durante la settimana. E' collocato benissimo, alla fine della FI-PI-LI, ma malissimo servito dai mezzi pubblici. Si fosse fatto arrivare la tramvia fin lì avrebbe potuto essere il primo parcheggio scambiatore funzionante di Firenze. E invece...

Villa Costanza - Scandicci - Ottima idea: un parcheggio scambiatore presso il capolinea della linea 1 della tramvia; accessibile direttamente dall'autostrada. Bello, peccato che pare per il momento non sarà realizzato. Avrei anche voluto conoscere i costi, ma su questo non è possibile dir nulla essendo tutto sospeso.

Nella foto: nel Regno Unito i parcheggi scambiatori sono chiaramente indicati fin dalle autostrade

venerdì 17 luglio 2009

Eppure i vigilini servivano...

Diciamolo: di fatto la ZCS è stata abolita. I giornali parlano di "strisce blu senza controllo"; ieri un visitatore è arrivato in queste pagine goglando "a firenze la zcs c'è sempre?". Senza i più i controllori della sosta, solo una categoria di persone, cui mi onoro di appartenere, pagheranno l'obolo della sosta: i bischeri.

Ma è forse ancora più sbagliato aver abolito gli ausiliari del traffico di ATAF, che multavano le auto che transitano nelle corsie preferenziali o che sostano intralciando il mezzo pubblico.

Renzi dice: “Non accetto, però, l’idea che si faccia il bilancio di un’Amministrazione comunale con le multe È un’idea politicamente sbagliata perché le contravvenzioni servono per sanzionare i comportamenti scorretti e non per fare cassa”. In altre occasioni ha detto che, nelle corsie preferenziali, il vigile deve posizionarsi all’inizio, per educare, e non più avanti per tendere la trappola.

Da Cesare Beccaria in poi sappiamo che una normativa è tanto più rispettata quanto più la pena è certa. Diminuire i controlli (di fatto azzerarli, visto che di vigili-vigili se ne vedono ben pochi a far multe) significa tollerare l’illegalità.

Ed è pure evidente che il ruolo del vigile non è quello di posizionarsi sotto il cartello: il cartello di corsia preferenziale è più che sufficiente ad esprimere il concetto “di qui non puoi passare”. Il vigile non è un “rafforzatore di cartello” (espressione coniata da Patrizio Suppa), che se c'è il vigile il rispetto del cartello è rigoroso, altrimenti facoltativo.

Mi spiego: il cittadino arriva alla corsia preferenziale, non vede vigili, sa che il sindaco in persona garantisce che il controllo non sia più avanti, e allora tira dritto; solo il senso civico potrebbe trattenerlo, ma sappiamo che è patrimonio di sempre meno persone.

Ecco quindi il nuovo codice della strada che introduce il ruolo del vigile come rafforzatore di cartello:

corsia preferenziale con vigile:
non puoi passare

corsia preferenziale senza vigile:
non potresti passare

giovedì 16 luglio 2009

Incidente di viale Amendola, quali responsabilità?

Carlotta FondelliSono scosso dall'incidente di viale Amendola in cui ha perso la vita una ragazza 18enne, Carlotta Fondelli... Sul motorino con il fidanzato, stava attraversando il viale con il semaforo verde quando è piombata loro addosso una auto dei vigili urbani a forte velocità. L'urto è stato violentissimo: la ragazza ha fatto un volo di 14 metri (provate ad immaginare quanti sonoi...)

Parliamoci chiaro. Chiunque di noi si sarebbe potuto trovare al posto dei due fidanzati a quell'incrocio.

Adesso, naturalmente, partirà il can-can della ricerca delle responsabilità. E posso già immaginare che Matteo Renzi, che ha mantenuto la delega alla polizia municipale, non sarà tenero e vorrà chiarezza in tempi brevi, con lo stile che gli è proprio.

Già ci si interroga se la sirenza era accesa in maniera continua o intermittente, se l'auto aveva il lampeggiante sul tetto oppure no (un testimone avrebbe visto il vigile mettere il lampeggiante sul tetto DOPO l'incidente, ancor prima di scendere dall'auto).

Chissà... intanto io vado a leggere il comma 2 dell'articolo 177 del codice della strada:

I conducenti dei veicoli di cui al comma 1, nell'espletamento di servizi urgenti qualora usino congiuntamente il dispositivo acustico supplementare di allarme e quello di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu, non sono tenuti a osservare gli obblighi, i divieti e le limitazioni relativi alla circolazione, le prescrizioni della segnaletica stradale e le norme di comportamento in genere, ad eccezione delle segnalazioni degli agenti del traffico e nel rispetto comunque delle regole di comune prudenza e diligenza.

Già osservando i punti che ho sottolineato si può immaginare su quali particolari verterà il dibattito dei prossimi giorni.

mercoledì 15 luglio 2009

Le Poste ed il pacco rifiutato per eccesso di pubblicità



La vedete questa scatola? Ieri ho tentato di spedirla agli amici della FIAB di Arezzo (contiene le loro magliette FIAB). Ebbene: alle Poste mi hanno rifiutato l'invio perchè sulla scatola sono presenti scritte pubblicitarie.

Come si vede dalla foto, sulla scatola è presente il nome di una azienda di vino (originariamente doveva contenere vino rosso da tavola) ed è sigillata con il nastro adesivo della ditta che ha prodotto le magliette. Non potevo crederci, quando l'impiegato ha rifiutato di accettarla con l'assurda motivazione che non devono esserci scritte pubblicitarie. Tanto più che le poste vendono scatole con il LORO logo ben visibile. Perchè questa norma? forse vogliono proteggere i postini dalla pubblicità? o non sarà che vogliono vendere le loro scatole?

Si noti che la guida al confezionamento dei pacchi di Posteitaliane si limita (saggiamente) a raccomandare di eliminare codici a barre e altri riferimenti relativi a precedenti spedizioni. Niente altro sull'aspetto esteriore delle scatole.

Comunque, ancora incredulo, ho chiesto al'impiegato di farmi vedere il regolamento che riporterebbe questa assurdità. "E' una circolare..." mi fa lui. "Allora vediamo la circolare", dico io... No, non è possibile. Evidentemente Posteitaliane applica ai propri servizi regole che il cliente non può conoscere e di cui non può prendere visione nemmeno su richiesta.

Ormai siamo al grottesco... Ogni volta che arrivi allo sportello di un ufficio postale l'incertezza è massima: quale nuova regola astrusa si saranno inventati? queste regole, gli impiegati le conoscono davvero fino in fondo oppure navigano a vista ed applicano quelle che gli pare? e si potrebbe continuare a lungo...

martedì 14 luglio 2009

Oggi sciopero!



Anche "cittadino fiorentino" aderisce allo sciopero dei blog contro il DDL Alfano.

lunedì 13 luglio 2009

ZCS: è giusto abolirla?

Pare che Matteo Renzi voglia ridurre molto la ZCS. Come avevo già scritto, la cosa mi piace poco. Ma cominciamo dall'inizio...

Cosa sono le ZCS
Le Zone a Controllo di Sosta si estendono ormai in buona parte della città; prevedono che la metà dei posti auto siano riservati ai residenti [strisce bianche] mentre l'altra metà [strisce blu] è a pagamento per tutti tranne che per i residenti che vi possono parcheggiare gratuitamente (ad eccezione di alcuni posti, definiti "a rotazione veloce", dove tutti pagano e la sosta massima è due ore).

Lo scopo delle ZCS
Oltre a fare cassa, ovviamente... La ZCS serve a scoraggiare l'uso sistematico dell'automobile in ambito urbano (ad esempio per andare al lavoro), senza impedire quello sporadico (il costo del parcheggio "fuori zona" è sostenibile solo se occasionale). Dovrebbero indirizzare i pendolari (sia interni che esterni) verso altre modalità di trasporto.

Le carte lavoro
Le carte lavoro consentivano ai pendolari di parcheggiare in ZCS a tariffe estremamente agevolate. In pratica rendevano possibile la sosta in ZCS proprio a coloro che, invece, si voleva indirizzare verso altre modalità di trasporto. La presenza delle carte lavoro vanificava totalmente le ZCS; il vicesindaco Matulli decise infatti di abolirle (erano state introdotte sulla scia delle proteste dei pendolari auto-dotati).

I problemi delle ZCS
  • si vuole indirizzare verso altri mezzi di trasporto soprattutto i pendolari che arrivano da fuori città, ma non si è mai offerto loro una valida alternativa di parcheggi scambiatori (su cui tornerò nel prossimo "post del lunedì")
  • una recente sentenza ha spuntato le armi dei controllori della sosta, che adesso fanno le multe solo a chi non paga nelle strisce blu (prima controllavano anche che chi sostava nelle strisce bianche fosse veramente un residente). Oggi, chi lascia l'auto nelle strisce bianche, sottrae posto ai residenti, non paga, e rischia pochissimo, visto che solo i vigili possono fare le multe (e non passano quasi mai).
  • diverse categorie di persone si trovano a dover pagare per il parcheggio in maniera poco giusta (es: persone che fanno assistenza a genitori anziani che abitano in una zona diversa dalla propria)
Pro e contro del piano Renzi
Renzi, a quanto dicono i giornali, vorrebbe abolire le ZCS eccetto quelle a ridosso della fascia ottocentesca, re-introdurre le carte lavoro, estendendo le categorie che ne possono beneficiare (es: gli studenti); inoltre i controllori non potranno nemmeno fare le multe nelle strisce blu.
  • [pro] l'abolizione risolve ipso facto i problemi evidenziati sopra;
  • [contro] le ZCS sono costate un sacco di soldi (strisce per terra, macchinette, cartelli stradali) e costerà anche abolirle (rimozione dei cartelli e ridipintura delle strisce blu; investimento vanificato;
  • [pro] senza controllo (vedi sopra) oggi le ZCS servono a poco;
  • [contro] levare i controlli anche dove potrebbero essere fatti non è certo una grande idea;
  • [contro] la reintroduzione delle carte lavoro, come abbiamo visto, rende completamente inutili le ZCS che rimarrebbero;
In conclusione... la filosofia delle ZCS è quella giusta: usare la politica della sosta per "indirizzare" la mobilità dei cittadini senza imporre divieti assurdi. Invece di cercare di risolvere i problemi delle ZCS Renzi decide di abolirle quasi tutte e, quel che è peggio, di rendere inutili le rimanenti reintroducendo le carte lavoro e levando ai controllori della sosta anche quel poco che potevano fare. Non sono contento.

venerdì 10 luglio 2009

Servono davvero gli intendenti di Renzi?


Mentre si fa un gran parlare dei trenta intendenti che gireranno la città a bordo di scooter per rilevare le situazioni di degrado, a cominciare dalle buche delle strade, Renzi su Facebook si domanda dove troverà venti milioni di euro per iniziare a rattoppare le strade fiorentine.


Venti milioni non sono proprio noccioline, se pensiamo (tanto per dire...) che alla mobilità ciclistica vanno appena 500mila euro l'anno!

Se le strade di Firenze sono piene di buche è proprio perché finora nessuno ha trovato i soldi (tanti!) che servono a ripararle. Sapere dove sono le buche non è certo difficile: già Cioni aveva avviato un monitoraggio grazie ai volontari della campagna Amo Firenze. Giovanni Galli suggerisce invece a Renzi di utilizzare la Polizia Municipale anche per questo scopo.

Sapere dove sono i problemi (non solo le buche) è del tutto inutile se poi non ci sono i soldi per porre rimedio. Quella degli intendenti può essere una buona idea; ma non deve andare a finire che gli intendenti compilano rapporti su rapporti, senza che questi abbiano seguito; in tal caso sarebbero solo un ulteriore spreco di denaro.

A proposito... ma perché gli intendenti non possono girare in bici invece che in motorino?

Cittadino su L'Altracittà



Ieri L'Altracittà, il giornale delle periferie, ha ripreso la notizia che avevo lanciato sui lavori al campo di Marte.

Un grazie di cuore agli amici del giornale nato alle Piagge per la considerazione (e la pubblicità al blog che... mica ci si sputa sopra!!!).

:-)

mercoledì 8 luglio 2009

E gli Eurostar fermeranno al Campo di Marte



Ecco la prova che i treni ad Alta Velocità si fermeranno al Campo di Marte: sono iniziati i lavori per aumentare l'altezza dei due marciapiedi che affiancano i binari di corsa dei treni ad Alta Velocità (i binari 3 e 4). La foto è di questa mattina. Si noti che i lavori interessano solo e soltanto i marciapiedi adiacenti ai binari dove transitano gli eurostar. Non gli altri. (I treni ad alta velocità devono avere marciapiedi alti per consentire ai passeggeri di accedere senza dislivelli.)

In effetti, non è una novità, visto che la cosa era già stata annunciata a febbraio. Ma adesso sembra tutto molto concreto. Probabilmente con il nuovo orario (a dicembre) saranno spostati degli Eurostar da Santa Maria Novella al Campo di Marte. Ma quanti? Quale ruolo per Santa Maria Novella nei prossimi anni? e soprattutto... non sarà che questa soluzione provvisoria diventerà definitiva?

Del resto in Italia, si sa, niente è più definitivo del provvisorio.

martedì 7 luglio 2009

Vigili Urbani: iperattivi... a buon fine



Che coincidenza!... Due notizie sui vigili urbani a breve distanza l'una dall'altra.

Prima La Repubblica segnala uno strano iperattivismo dei vigili urbani.

Oggi arriva il comunicato sindacale dei Vigili che battono cassa (indennità festive e notturne, etc. etc.).

Piccolo dubbio: che le due cose siano legate?

lunedì 6 luglio 2009

TAV: in superficie o sottoterra?



Interrogarsi oggi sul sottoattraversamento TAV potrebbe sembrare ozioso: in teoria niente dovrebbe fermare il progetto di far passare sotto Firenze i treni ad alta velocità: lo vogliono Regione, Provincia e Comune; il governo ha già dato tutti i sì; i soldi parrebbero esserci e, ovviamente, le aziende appaltatrici non vedono l'ora di metterci le mani sopra.

Tuttavia, nonostante gli annunci, i lavori veri (scavo dei tunnel) sono ben lungi dall'iniziare: nulla si muove a Campo di Marte, dove dovrebbe essere scavato il pozzo in cui montare le talpe per la perforazione del tunnel. E' quindi probabile che l'ultimissima parola non sia ancora stata e ci sia ancora spazio per ripensamenti.

A cosa serve il sottoattraversamento?

Lo scopo del progetto è duplice:
1) evitare interferenze tra i treni locali e quelli a lunga percorrenza; il percorso dei primi non si deve mai intersecare con quello dei secondi e tantomeno condividerne i binari.
2) avere una stazione passante e non di testa (che costringe ad invertire la marcia del treno e, soprattutto, a "intersezioni" tra treni in arrivo e partenza)

Il sottoattraversamento

I binari AV (Alta Velocità) già oggi arrivano da Roma indipendenti da quelli del trasporto locale fino a Campo di Marte (a nord il fascio di binari AV e a sud quelli del trasporto locale). A Campo di Marte dovrebbero infilarsi sotto-terra per raggiungere la nuova stazione che sorgerà di fianco a viale Corsica, e poi, sempre sotto-terra, risbucherebbero a Castello sempre a nord del fascio di binari locali, per poi rituffarsi sotto Monte Morello in direzione Bologna (questa galleria è già costruita).

Il progetto alternativo in superficie

E' visibile sul sito NO TAV Firenze. In sostanza prevede di collegare i binari AV di Campo di Marte con quelli di Castello rimanendo sempre a nord dei binari del trasporto locale, quindi senza intersezioni. Per fare questo serve una nuova coppia di binari tra Campo di Marte e Rifredi. Secondo il progetto dei NO TAV ci sarebbe spazio per costruire questa nuova coppia di binari in superficie.




Pro e contro del progetto "alternativo"

Pro: costa molto meno
Con quello che si risparmierebbe facendo tutto in superficie si potrebbero fare cose che compensino il disagio di altri binari “fuori terra”. E ne avanzerebbe di sicuro.

Contro: problematica la collocazione della stazione
Il progetto NOTAV non dice dove fermerebbero i treni AV (si noti che la stazione ha bisogno di 4 binari di corsa AV lunghi 400m, due in direzione sud e due in direzione nord), se a Campo di Marte, Statuto o Rifredi. Escludendo Statuto (manca lo spazio), è da dire che stazione AV a Rifredi (perdendo almeno due binari del trasporto locale) sarebbe una follia urbanistica (la stazione di Rifredi è collocata in una stradina a senso unico nel bel mezzo di un quartiere residenziale: niente che possa reggere l’impatto di una stazione che sarebbe la porta di Firenze). Campo di Marte, ma ormai è troppo a est (con l’asse della città che si sposta ogni giorno più verso la piana) e non sarà servita dal tram in tempi brevi (come sarebbe invece la stazione Belfiore).

Contro: la faentina non più collegata con Campo di Marte
Il collegamento tra Campo di Marte e la riattivata linea faentina sparirebbe. In realtà chi usa quella linea sicuramente preferisce andare a Santa Maria Novella che non al Campo di Marte. Non sarebbe un grosso problema.

Pro: minori disagi per i lavori
Secondo alcuni no-tav è l'argomento decisivo: si parla di un camion ogni 5 minuti; ma se consideriamo il volume di traffico di Firenze, un mezzo in più ogni 5 minuti rappresenterebbe un incremento assolutamente insignificante (tipo +2% di traffico limitatamente alle strade interesste dai transiti). In realtà anche i cantieri della proposta alternativa creerebbero disagi, soprattutto tra le Cure e lo Statuto, ma è ragionevole ipotizzare che sarebbero comunque minori, essendo di minore entità il lavoro compressivo.

Pro: minori rischi idrogeologici
Il Mugello insegna. Su questo nulla da dire. E' un argomento molto importante.

Contro: fattibilità da dimostrare
Non sono molto convinto che ci sia tutto questo spazio per altri due binari un superficie, soprattutto tra le Cure e Statuto dove dovrebbe essere scavata una nuova galleria sotto la via Bolognese ed in mezzo ai palazzi.

Contro: aumenta il laccio ferroviario
Il cosiddetto laccio ferroviario è da sempre uno dei principali problemi urbanistici di Firenze. Aggiungere altri binari a quelli esistenti non farebbe che peggiorare la situazione.

giovedì 2 luglio 2009

Privatizzazione di ATAF? E se la lasciassimo fallire, invece?



Ho dovuto rileggere i comunicati tre volte per capire bene la ragione della contesa interna al PDL sulla privatizzazione di ATAF. Riassumiamo in tre passi.

(1) Il comunicato di Giocoli e Galli
Plaudono all'azzeramento del CDA di ATAF, ma dicono che occorre un cambio di strategia. Se ATAF non sarà privatizzata, fallirà. Dicono.

(2) Donzelli dice no alla privatizzazione
L'argomento è il seguente: "se un privato dovesse comprare oggi questa società si troverebbe costretto a licenziare molti autisti e ad aumentare ulteriormente il costo del biglietto per i passeggeri.".

(3) La replica di Giocoli
Ribadisce che la posizione ufficiale del PDL è quella a favore della liberalizzazione.

Mio commentoe...

Il principale problema di ATAF è nei costi troppo elevati. Su questo argomento è stato detto tutto e il contrario di tutto; ma appare abbastanza chiaro che molto difficilmente ATAF riuscirà mai a diminuire i propri costi in maniera tale da arrivare in pareggio. Sarebbe fallita da un pezzo se la proprietà, cioè il Comune di Firenze e quelli limitrofi, non avesse ripianato il deficit di anno in anno. Una azienda così chi se la compra? Soprattutto, che senso ha per un privato comprare ATAF quando potrebbe ottenere lo stesso risultato (gestire il Trasporto Pubblico Locale a Firenze) partecipando alla gara di appalto che si terrà a breve, senza con questo doversi accollare le beghe di una azienda forse non risanabile?

Sul merito della polemica va detto che lo scenario paventato da Donzelli non pare realistico, dal momento che è la stazione appaltante che decide il livello di servizio ed il costo del biglietto, non l'azienda appaltatrice.

Io non starei a fare questioni di privatizzazione sì o no. Il punto è un altro: ATAF è risanabile? Se sì, è indispensabile che sia fatto presto e non importa molto da chi. Se no... lasciamo che fallisca e non buttiamoci più dentro denaro pubblico.

mercoledì 1 luglio 2009

Nuova ATAF, ma quale il piano?


Apprendo con piacere delle dimissioni dei vertici ATAF, prontamente accettate da Renzi (e probabilmente sollecitate da lui stesso). Annunciato anche il nome del nuovo presidente: sarà Filippo Bonaccorsi, che come dirigente della Provincia aveva preparato il nuovo piano per l'organizzazione del trasporto pubblico a Firenze.

Continua così la "provincializzazione" del Comune di Firenze, e della mobilità in particolare. Ricordiamo che a dirigere la mobilità del Comune è da pochi mesi arrivato Vincenzo Tartaglia, anche lui proveniente dalla Provincia. Un paio di mesi fa partecipai, come parte della "delegazione" di FirenzeInBici, ad un incontro con Tartaglia. C'era anche l'allora vicesindaco Matulli. Persona piuttosto riservata, Tartaglia dico, ma ne ebbi una buona impressione, per quello che si può dire dopo un'oretta di incontro in cui parlammo soprattutto noi.

Non conosco Buonaccorsi, ma devo dire che non mi convinse molto il piano di riorganizzazione, così come fu presentato il 12 novembre 2008 (foto), anche se non ho mai avuto occasione di leggerne una versione dettagliata. Mi è sembrato di capire che il piano è organizzato intorno alla definizione delle linee forti. Mi aveva maggiormente convinto il piano ATAF organizzato intorno alle definizione dei nodi di interscambio (tra bus urbano/extraurbano/tram e treno). Il motivo è presto detto: la "politica del ferro" (tram e treno metropolitano, ma anche metropolitana, se ne avessimo una) ha come contropartita l'aumento dei cambi di mezzo necessari a compiere un percorso medio. Quindi non mi sembra sbagliato partire proprio dalla definizione della collocazione dei nodi dove effetture questo scambio.