giovedì 30 aprile 2009

Ornella va all'attacco!

Chi si aspettava che prima o poi partessiero le bordate non avrà delusioni. Apre le danze L'Altracittà (il giornale della comunità delle Piagge che appoggia Ornella De Zordo, con la pubblicazione di un "dossier Spini". L'Altracittà non le manda certo a dire, definendo Spini "il grande bluff".

Mentre aspetto con curiosità la risposta di Spini, ci tengo precisare che il carrarmatino della figura è solo metaforico, essendo notoriamente Ornella De Zordo convinta pacifista. A differenza di Spini, almeno stando al dossier de L'Altracitta...

martedì 28 aprile 2009

Sondaggi elettorali: cambia tutto ma non cambia nulla

Mi sono studiato il sondaggio SWG sulle elezioni comunali, visibile qui:
http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/asp/visualizza_sondaggio.asp?idsondaggio=3333

... e l'ho confrontato con i risultati delle precedenti elezioni comunali:

http://www.comune.firenze.it/elettorale/comu2004/comu2004.htm

A prima vista sembrerebbe che stavolta dovrebbe cambiare tutto, con il PD ed il PDL che 5 anni fa non esistevano, con la diaspora di quasi tutta la sinsitra verso Valdo Spini, la Lega e l'Udc che corrono da soli, e via dicendo... Ma incredibilmente alla fine i numeri sono sempre gli stessi di 5 anni fa:

Risultati 2004:
Candidato centro sinistra (Leonardo Domenici): 49,15 %
Candidato centro destra (Domenico Valentino): 29,75 %
"Altrnativa di sinistra" (Ornella De Zordo): 12,31 %

Sondaggio 2009:
Candidato centro sinistra (Matteo Renzi): 50 %
Candidato centro destra (Giovanni Galli): 30 %
"Altrnativa di sinistra" (Valdo Spini): 7,5%

Molto gattopardiano, no!?

La sola variazione di rilievo riguarda lo schieramento che sostiene Valdo Spini (Rifondazione, Comunisti Italiani, Verdi, Repubblicani Europei) che 5 anni fa avevano complessivamente raccolto il 15% dei consensi (ma con allenze ben differenti); variazione solo parzialmente spiegabile con il 3,5% che, a questo turno, rosicchierebbe loro Ornella De Zordo, che corre da sola (quasi raddoppiando i consensi della sua lista UnAltraCittà.)

giovedì 23 aprile 2009

Pedonalizziamo via Gioberti (e non solo)

Immaginatevi via Gioberti pedonalizzata; tutta lastricata senza marciapiedi (tipo via Calzaiuoli), con panchine, arredi urbani, qualche chioschetto nei punti più larghi. Centro commerciale di giorno e luogo di incontro per giovani e non solo la sera. Sarebbe una meraviglia, qualcosa che assomiglierebbe un po' alle "main street" delle cittadine anglosassoni (nella foto trovata in rete Galway in Irlanda)

Ne parlo in un commento che ho postato sul blog IoAmoFirenze della brava Elena "Nelli" Farinelli. Io dico che bisogna creare spazi urbanistici che possano essere fruiti in maniera diversa dal transito o dal parcheggio (che è il modo in cui è impiegato il 99% del suolo pubblico fuori dal centro); una volta disegnato lo spazio si riempirà spontameneamente di contenuti, a patto che si lasci una certa libertà (negli orari, nell'uso dello spazio stesso, eccetera); e questi contenuti si evolveranno mantenendo vivo lo spazio (chiuderanno locali che non funzionano e che sono passati di moda, ne apriranno altri).

Se ne parla da tempo della pedonalizzazione, ma i commercianti sono contrari: temono che allontanare le auto significherebbe allontanare la clientela. Argomenti che non mi convincono. Già oggi per i clienti è praticamente impossibile sostare in via Gioberti: quando i commercianti arrivano la mattina già esauriscono i posti disponibili con le loro stesse vetture (ci sono più negozi che posti auto, in effetti). Altra considerazione: anche i negozianti di via Calzaiuoli erano contrari alla pedonalizzazione a suo tempo; fortunatamente non furono ascoltati. Credete che qualcuno di loro vi rinuncerebbe, oggi?

Similmente a via Gioberti, si potrebbe pensare di pedonalizzare piazza Dalmazia insieme al tratto stretto di via Reginaldo Giuliani. Uno spazio con potenzialità ancora maggiori, che sarebbe avvantaggiato dal disporre di uno spazio ampio (che potrebbe essere un contenitore per iniziative estive) e dal passaggio del tram.

giovedì 16 aprile 2009

Il micrometrò? Una boiata pazzesca!

Razzanelli e il resto della cricca no-tram continuano a vagheggiare del MicroMetrò, come panacea per la mobilità fiorentina. Lo vogliamo dire che il MicroMetrò è una boiata pazzesca (cit. Fantozzi ragionier Ugo)? Peraltro avevo promesso di spiegarlo nel post che parlava di tramvia e sottoattraversamento, ma poi mi ero dimenticato della cosa (o forse l'avevo freudianamente rimossa?).

Cosa è il micrometrò? Si tratta di una linea metropolitana a binario unico con tracciato ad anello percorsa in un solo verso. Il tracciato è studiato in maniera che da alcune stazioni (3 nell'ipotesi attuale) la linea passi due volte: il passeggero può quindi abbreviare la percorrenza cambiando treno. La figura sottostante spiega meglio la faccenda.

In pratica, nell'ipotesi che il tracciato sia percorso in senso orario, per andare da S.Croce a Porta Romana arriverei a destinazione dopo 9 fermate e due cambi in piazza Beccaria e in piazza Vittorio Veneto; il percorso inverso invece comporterebbe appena due fermate senza cambiare.

Allora ecco i motivi per cui dico che il micrometrò è una boiata pazzesca:

  1. i tempi di viaggio non sono proporzionali alla distanza e non sono simmetrici nelle due direzioni; su molte relazioni il micrometrò non sarebbe concorrenziale con i mezzi di superficie, quanto meno in una delle due direzioni;
  2. un tragitto in micrometrò comporta spesso uno o due cambi, che si aggiungono a quelli eventuali con mezzi di superficie; ciò è molto negativo perchè i cambi di mezzo sono uno dei principali deterrenti all'utilizzo del mezzo pubblico;
  3. nessun beneficio economico: i costi di realizzazione sarebbero molto più vicini a quelli di una metropolitana tradizionale che non di una linea tramviaria, che sarebbe però più efficiente;
  4. al mondo non è mai stato fatto nulla del genere: nessuna esperienza a cui attingere e necessità di progettare tutto ex-novo; quindi alto rischio di errori e certezza di costi elevati;
  5. il guasto di un convoglio bloccherebbe l'intera linea: i mezzi che viaggiano su linee con due binari (come le metropolitane tradizionali o le linee tramviarie) possono usare gli scambi per aggirare l'ostacolo; il micrometrò può solo fermarsi.

Altri motivi problematici per qualsiasi metropolitana fiorentina (sia essa micro o tradizionale)

  1. La metropolitana andrebbe realizzata al di sotto della faglia, quindi ad elevata profondità. Buona parte del tempo risparmiato nel viaggio sarebbe speso per raggiungere i binari della superficie e viceversa (stimati 3+3=6 minuti a viaggio);
  2. Firenze è molto piccola: da un punto di vista trasportistico le distanze ed il prevedibile volume di passeggeri non sono sufficienti per giustificare una rete sotterranea;
  3. i cantieri per la realizzazione delle stazioni (che sono realizzate a cielo aperto) avrebbero un impatto in superficie molto elevato e durerebbero molti anni (in piazza S.M.Novella si è avuto la prova che i cantieri di una tramvia possono essere molto veloci, se ben organizzati).

giovedì 9 aprile 2009

Mentre il tram avanza, i no-tram litigano tra di loro

I lavori della linea 1 del tram stanno finalmente arrivando al termine e già si inizia a vedere che lasceranno una città un po' migliore rispetto a prima (nella foto, tratta dal forum di Mondo Tram, il capolinea di via Alamanni). Spero ardentemente che a lavori conclusi molti fiorentini si renderanno conto che il tram migliora e qualifica la città.

Nel frattempo i no-tram si litigano tra di loro: Razzanelli (che era dell'UDC) si è "messo in proprio" e corre a sindaco appoggiato dalla sua lista di anti-tram (senza l'appoggio dell'UDC). In concorrenza a Razzanelli ha fatto una propria lista no-tram anche Luciano Ghinoi (colui che ritiene pericolosi 7 km di galleria dell'AV, ma chiede che ne siano scavati 28 di metropolitana), che appoggerà Galli. O forse lo danneggerà. Vedremo.

Naturalmente Razzanelli dice che il vero no-tram è lui.

mercoledì 8 aprile 2009

Nuovo stadio: pro e contro

La notizia che il piano strutturale di Firenze è stato approvato senza la previsione del nuovo stadio ha infiammato il dibattito nel forum di FirenzeInBici (che c'entra? bhé... mobilità ed urbanistica sono due facce della stessa medaglia)

A favore del nuovo stadio

  • Lo stadio attuale non è adeguabile alla normativa Uefa (tieniamo conto che, essendo monumento nazionale, non è possibile farci praticamente alcun intervento)
  • Il Franchi ha solo una piccola parte dei posti al coperto
  • Il disagio dei residenti del Campo di Marte negli ultimi anni è quasi insostenibile (tra serie A a 20 squadre, anticipi e posticipi, coppe varie e assortite, griglie esterne, etc
  • Un nuovo stadio sarebbe funzionale al progetto dei Della Valle di una grande fiorentina
  • Uno stadio moderno è finanziariamente remuneravo perchè ha una serie di attrezzature in grado di farlo vivere tutti i giorni (ristoranti, centri benessere, sale convegni, eccetera) che non possono essere realizzate al Franchi

Contro il nuovo stadio

  • Poco ecologico: uno stadio ai margini della città costringerebbe a raggiungerlo con mezzi privati a motore, mentre al Franchi si può arrivare in bici, a piedi, in treno, in bus
  • Cementificazione: non si sente alcun bisogno di una nuova gettata di cemento; a maggior ragione se a spese di un parco (come quello previsto a Castello)
  • Costi: il vecchio Franchi, pur diventando inutile, continuerebbe a costare un milione e mezzo di euro l'anno di manutenzione (che va fatta in ogni caso, essendo il Franchi un monumento)
  • Che fare del vecchio Franchi? tutto quello che potresti farci senza grandi modifiche, lo faresti meglio allo stadio nuovo (concerti, ad esempio); qualsiasi ipotesi di altro utilizzo si scontra con il fatto che è vincolato e quindi praticamente intoccabile.

martedì 7 aprile 2009

Bellina la bacheca di Galli


Il sito di Giovanni Galli è ancora sostanzialmente vuoto, ma contiene una idea potenzialmente interessante: una bacheca in cui ciascuno può scrivere cosa vorrebbe per Firenze. In poche parole perchè messaggi troppo lunghi appaiono troncati. Quello che rende interessante la bacheca di Galli è che è pensata come una specie di brainstorming virtuale. Infatti i messaggi vengono filtrati e non sono lasciati passare quelli di critica a messaggi precedentemente inseriti.

Naturalmente c'è il sospetto che siano filtrati anche i messaggi poco graditi, anche se parrebbe di no, al momento.