giovedì 16 aprile 2009

Il micrometrò? Una boiata pazzesca!

Razzanelli e il resto della cricca no-tram continuano a vagheggiare del MicroMetrò, come panacea per la mobilità fiorentina. Lo vogliamo dire che il MicroMetrò è una boiata pazzesca (cit. Fantozzi ragionier Ugo)? Peraltro avevo promesso di spiegarlo nel post che parlava di tramvia e sottoattraversamento, ma poi mi ero dimenticato della cosa (o forse l'avevo freudianamente rimossa?).

Cosa è il micrometrò? Si tratta di una linea metropolitana a binario unico con tracciato ad anello percorsa in un solo verso. Il tracciato è studiato in maniera che da alcune stazioni (3 nell'ipotesi attuale) la linea passi due volte: il passeggero può quindi abbreviare la percorrenza cambiando treno. La figura sottostante spiega meglio la faccenda.

In pratica, nell'ipotesi che il tracciato sia percorso in senso orario, per andare da S.Croce a Porta Romana arriverei a destinazione dopo 9 fermate e due cambi in piazza Beccaria e in piazza Vittorio Veneto; il percorso inverso invece comporterebbe appena due fermate senza cambiare.

Allora ecco i motivi per cui dico che il micrometrò è una boiata pazzesca:

  1. i tempi di viaggio non sono proporzionali alla distanza e non sono simmetrici nelle due direzioni; su molte relazioni il micrometrò non sarebbe concorrenziale con i mezzi di superficie, quanto meno in una delle due direzioni;
  2. un tragitto in micrometrò comporta spesso uno o due cambi, che si aggiungono a quelli eventuali con mezzi di superficie; ciò è molto negativo perchè i cambi di mezzo sono uno dei principali deterrenti all'utilizzo del mezzo pubblico;
  3. nessun beneficio economico: i costi di realizzazione sarebbero molto più vicini a quelli di una metropolitana tradizionale che non di una linea tramviaria, che sarebbe però più efficiente;
  4. al mondo non è mai stato fatto nulla del genere: nessuna esperienza a cui attingere e necessità di progettare tutto ex-novo; quindi alto rischio di errori e certezza di costi elevati;
  5. il guasto di un convoglio bloccherebbe l'intera linea: i mezzi che viaggiano su linee con due binari (come le metropolitane tradizionali o le linee tramviarie) possono usare gli scambi per aggirare l'ostacolo; il micrometrò può solo fermarsi.

Altri motivi problematici per qualsiasi metropolitana fiorentina (sia essa micro o tradizionale)

  1. La metropolitana andrebbe realizzata al di sotto della faglia, quindi ad elevata profondità. Buona parte del tempo risparmiato nel viaggio sarebbe speso per raggiungere i binari della superficie e viceversa (stimati 3+3=6 minuti a viaggio);
  2. Firenze è molto piccola: da un punto di vista trasportistico le distanze ed il prevedibile volume di passeggeri non sono sufficienti per giustificare una rete sotterranea;
  3. i cantieri per la realizzazione delle stazioni (che sono realizzate a cielo aperto) avrebbero un impatto in superficie molto elevato e durerebbero molti anni (in piazza S.M.Novella si è avuto la prova che i cantieri di una tramvia possono essere molto veloci, se ben organizzati).

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