mercoledì 30 dicembre 2009

Si torna a parlare di corsie preferenziali


Finalmente si torna a parlare di corsie preferenziali per i bus! Il presidente di ATAF Bonaccorsi ha scoperto l'acqua calda, affermando che nei giorni prima di Natale i bus accumulavano ritardi spaventosi perchè rimanevano bloccati nel traffico (Controradio, "Ben scavato vecchia talpa" del 23 dicembre, scarica MP3).

D'altronde ero stato facile profeta a denunciare l'assurdità dei percorsi del 14 e del 23, che difatti saranno cambiati; La Nazione ci dice anche come: con una nuova mega corsia preferenziale (sui viali? parrebbe...).

Che le corsie preferenziali siano uno strumento indispensabile per districare il servizio di bus è talmente evidente che ci si stupisce che non siano state realizzate da tempo. Del resto i sandacati di ATAF hanno sempre detto che lo stato pietoso del servizio è da imputare soprattutto alla assenza di corsie per i bus. Ma il Comune di Firenze non le ha mai realizzate, nemmeno quando si era impegnato a farlo (10 km doveva fare la giunta Domenici 2).

Il guaio è che come si parla di sottrarre qualche metro quadro di strada alla libera circolazione (o alla sosta) per dedicarlo al mezzo pubblico avviene una mezza insurrezione di negozianti ("non si ferma più nessuno") e abitanti ("non posso più parcheggiare sul portone di casa"). Per le piste ciclabili avviene la stessa cosa.

Anche stavolta il teatrino è già iniziato: il consigliere Torselli (PDL) dice che la corsia preferenziale del viale dei Mille non funziona perché i bus rimangono imbottigliati dopo al ponte del Pino. Torselli, invece di chiedere che sia migliorata la percorribilità dei bus al ponte del Pino, in modo da far funzionare la busvia del 17, cosa chiede? smantellare tutto e rimettere le cose come stavano prima, perché, si sa, si stava meglio quando si stava peggio.

giovedì 24 dicembre 2009

Auguri 2009 ed orgoglio ciclistico

Stamani ho scritto il messaggio di auguri inviato per conto dell' associazione FIAB FirenzeInBici ai propri soci. Il messaggio fa il punto sui temi caldi in materia di ciclabilità, ma snocciola anche i dati del successo dell'associazione che, con 388 soci regolarmente iscritti nel 2009, in appena 5 anni di attività è diventata la settima associazione FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) in Italia, la prima in Toscana e una delle prime, se non la prima, associazione ambientalista della città di Firenze.

Nella comunicazione ai soci, il consiglio direttivo fa anche il punto sui rapporti con l'amministrazione comunale, finora incentrati sulla richiesta e definizione di un "ufficio bici" comunale con personale adeguato ed adeguate risorse, che è la base per qualsiasi politica seria per la mobilità ciclistica. A seguito degli incontri sia con il sindaco che con gli assessori competenti, la questione è chiara e definita; sul tavolo anche il tema delle competenze (a cavallo tra assessorato all'ambiente e quello alla mobilità). Sarà Renzi a pronunciare la parola definitiva sulla questione, di cui si è impegnato ad occuparsi insieme ai sui collaboratori "tra Natale e la Befana".

Altro sviluppo recente, il 16 dicembre, è la firma del protocollo di intesa tra la Regione, le Province interessate e la FIAB (in qualità di esperti) sul tema della ciclopista dell'Arno. La questione della pista ciclabile dal Falterona a Marina di Pisa è tornato all'ordine del giorno, in Regione, soprattutto grazie all'impegno del coordinamento toscano della FIAB; impegno iniziato lo scorso anno con la ciclo staffetta lungo l'Arno e proseguito con la relativa petizione. Un successo di cui anche FirenzeInBici è orgogliosa.

venerdì 18 dicembre 2009

Cosa è cambiato nel traffico?



Firenze sta affogando nel traffico, lo denunciano oggi sia La Nazione che La Repubblica. Come mai all'indomani della pedonalizzazione del Duomo tutto sembrava andato bene, mentre adesso è un delirio? cosa è cambiato rispetto ad un mese fa? saremmo in questa situazione anche se piazza del Duomo non fosse stata pedonalizzata?

Mi vengono in mente molte ipotesi, ma nessuna mi pare del tutto convincente. Provo a mettere giù un breve elenco.

Ipotesi 1: la pedonalizzazione di piazza del Duomo ha peggiorato le condizioni della circolazione
In realtà gli unici interventi sul traffico privato riguardano il nodo Strozzi-Lavagnini. La nuova corsia via Ridolfi/via Lavagnini dovrebbe essere ascritta agli interventi migliorativi, mentre la perdita di una corsia (da 4 a 3) nel sottopasso della Fortezza non parrebbe un dramma, visto che le corsie sono 3 anche nel sottopasso ferroriviario, quindi in realtà non si forma nessun imbuto.

Ipotesi 2: il traffico è aumentato perchè molti passeggeri del bus hanno abbandonato il mezzo pubblico
E' vero che il servizio del trasporto pubblico è molto peggiorato dopo la pedonalizzazione del Duomo; ma è anche vero che gli utenti del bus erano già talmente pochi (appena il 15% degli spostamenti) che è ragionevole ipotizzare che siano composti quasi esclusivamente da quella fascia di cittadini che non ha un mezzo proprio alternativo al bus, che quindi non hanno alternative al sopportare i disagi.

Ipotesi 3: è colpa delle feste natalizie
Il fatto che a novembre andasse tutto bene e a dicembre sia scoppiato il delirio potrebbe anche farlo pensare. Ma non c'era la crisi?

Ipotesi 4: è colpa del freddo e del maltempo
Personalmente, in questo 2009, ricordo più giorni piovosi (che ho dovuto lasciare la bici a casa) a novembre che non a dicembre...

Ipotesi 5: ci sono troppe auto
Visto che il numero di auto continua a crescere, mentre le strade sono sempre quelle, ci sarà sicuramente una soglia oltre il quale le strade non possono accoglierne di più. Magari l'abbiamo superata proprio nelle settimane passate, quella soglia.

Ipotesi 6: questa scrivetela voi
Magari qualcuno ha l'idea giusta...

mercoledì 16 dicembre 2009

ATAF: utente mio, nessun premio per te

ATAF indice un concorso con ricchi premi, ma ne esclude i propri utenti più fedeli. Incredibile!

Ho saputo del concorso dal blog ioamofirenze: 2.000 euro di premi ogni settimana e un superpremio finale di 10.000 euro. Si concorre inviando ad ataf uno scontrino di un negozio del centro (per provare che siamo andati in centro a fare shopping, chi usa il bus per andare al lavoro... ciccia!) e un biglietto da due corse timbrato il giorno stesso.

E gli abbonati? ciccia! e chi usa la Carta Agile? ciccia!

In pratica il concorso taglia fuori tutti gli utenti fedeli del bus. Probabilmente è una cosa voluta (attirare sul bus nuovi utenti), ma suona punitivo nei confronti di chi da tempo continua a dare ad ATAF una fiducia che spesso è del tutto immeritata.

venerdì 11 dicembre 2009

Copenaghen: pensa globalmente, agisci localmente

Alla fine anch'io sono stato coinvolto in 100 piazze per il clima, il grande evento nazionale per richiamare attenzione sui temi dell'ambiente in occasione della conferenza di Copenaghen sul clima. Noi di FirenzeInBici promuoviamo una pedalata che partirà dalle Cascine ed arriverà in piazza del Duomo, dove ci sarà il gazebo delle associazioni ambientaliste.

Mi sembra giustissimo richiamare l'attenzione sul tema dei cambiamenti climatici proprio in occasione della conferenza mondiale. Si corre però il rischio che la questione appaia come una "roba da capi di stato, quando invece tocca tutti noi. E' fondamentale porre l'accento sul tema dei comportamenti individuali. Non ha senso dire di essere preouccupati per il riscaldamento globale, se poi non si fa nulla per cercare di ridurre il proprio personalissimo impatto sull'ambiente.

Scegliere di effettuare qualche spostamento in più con la bici (o con il mezzo pubblico) invece che con l'auto ed il motorino è solo una delle enne-mila maniere per agire localmente contro il problema della febbre del globo.

mercoledì 9 dicembre 2009

Notram, hai votato Lega ma non lo sapevi



Lunedì mattina ero nella Sala di Lorenzo, in Palazzo Vecchio, per consegnare a Renzi le firme della petizione sui risciò, quando si affaccia un Mario Razzanelli verde-cravattuto, seguito da alcuni altri figuri pure verde-cravattuti ed anche verde-fazzolettinati. Insomma, il gran corteo matrimoniale tra la Lega Nord e Mario Razzanelli.

Vabbene che in politica non ci si meraviglia più di nulla; ma io mi domando e mi chiedo: ma come si sentono i vari no-tram nello scoprire che il voto che hanno dato a Razzanelli adesso serve a sostenere le cause della LegaNord?

Non so se rendo... forse non tutti i no-tram sono personcine come il signore qua sopra (ritratto in uno dei suoi forbiti atteggiamenti) o quel il raffinato euro-parlamentare qui a fianco che tuona slogan razzisti dalla mattina alla sera.

giovedì 3 dicembre 2009

ATAF fa acqua (ma non è tutta colpa sua)


Le vedete le goccioline nella foto? Vi comunico che lunedì scorso a Firenze diluviava, fuori. Ma pioveva anche dentro il bus della linea 18 che ho avuto la sventura di prendere per tornare a casa.

Ma andiamo per ordine... lunedì sera, visto il diluvio, ho lasciato la bici nel magazzino della ditta dove lavoro e sono tornato a casa in bus. Pioveva talmente forte che ho rinunciato anche a fare gli 800 metri che mi separano dalla stazione di Castello (con il treno ci metto 25 minuti a tornare a casa, compreso lo spostamento a piedi).

Esco dall'ufficio alle 18:25 contando di prendere il 28 delle 18:30 o il 2 delle 18:31; il primo autobus arriva alle 18:47, ed è un 18. Meglio che niente (cambierò con l'8 a Careggi, decido). Fortunatamente è semivuoto e posso mettermi a sedere. Ma... oibò!... piove anche dentro! Le gocce di acqua sembrano venire dalla griglia dell'impianto di condizionamento. Non è condensa (che pure è presente), perchè in altri punti del bus c'è solo qualche goccia al soffitto, mentre lì gocciola proprio.

Per la cronaca, arriverò a casa alle 19:40, avendo impiegato un'ora e venti per un tragitto che in treno faccio in 25 minuti e in bici in 30. Sempre per la cronaca, appena sceso dal bus in viale Morgagni ho scoperto che un altro 18 seguiva a ruota (da orario ne passa uno ogni 20 minuti, per cui evidentemente erano almeno 40 minuti che non ne passava nessuno). Al cambio dell'8 sono stato fortunato; e meno male perchè in viale Morgagni non c'è la pensilina per aspettare (clamoroso: alla fermata dell'ospedale devi aspettare il bus sotto l'acqua!)

Ma la colpa non è tutta di ATAF. Dove sono le corsie preferenziali che eviterebbero ai bus di rimanere imbottigliati nel traffico? Come mai non partono i lavori per il tram? perchè non c'è ancora una vera integrazione tariffaria nell'area metropolitana?

venerdì 27 novembre 2009

Bicintolleranze

Due argomenti stanno scatenando il dibattito tra i ciclisti (vedi anche la Enews di Renzi), il transito nelle corsie preferenziali e la sosta fuori dalle rastrelliere.

Corsie preferenziali

Contrariamente all'opinione di molti ciclisti, credo che il transito bici sulle corsie preferenziali dei bus sarebbe da evitarsi, salvo puntuali eccezioni.

I motivi sono molti, ma il principale è che ho sempre negli occhi la scena vista in via della Mattonaia qualche anno fa: donnina in bici con due enormi borse della spesa attaccate al manubrio, con il 6 su cui ero io che procede a 10 km/h dietro di lei, strapieno di passeggeri dalle facce piuttosto seccate (almeno quelli che vedevano davanti il motivo di tanta lentezza).

Attendo con curiosità i dati di Valerio (anche per capire il metodo della rilevazione) ma mi pare abbastanza evidente che se è vero che la velocità media di bus e bici sono simili, il bus ha velocità di punta più elevate, ma perde nelle soste. La sensazione è che un bus ed una bici sulla stessa corsia si intralcino a vicenda. Non vedo davvero perché debba esserci conflitto tra i due principali elementi della mobilità sostenibile. Chiediamo percorsi separati dai pedoni, non vedo perché dovremmo volerli in comune con i bus.

Ci possono essere delle eccezioni, naturalmente: dove è possibile allargare di un metro la corsia dei bus (come fanno a Parigi); dove ci sono strade interamente dedicate al bus (come via della Colonna) in cui l’autobus non ha alcuna difficoltà a superare la bici; oppure per brevi tratti dove proprio non si può fare altrimenti (tipo via degli Arazzieri, dove il beneficio per i ciclisti sarebbe enormemente superiore al disagio dei bus).

Sosta bici

Tutti i ciclisti dovrebbero essere a conoscenza del fatto che una bici sul marciapiede è in divieto di sosta sempre e comunque. E' un bel problema perché dove non ci sono rastrelliere è quasi impossibile lasciare la bici in modo regolare. Nonostante ciò la strada di chiedere tolleranza (per le bici in divieto) non mi piace: in primo luogo, come potremmo chiedere tolleranza per noi ciclisti, quando siamo stati i primi a chiedere tolleranza zero nei confronti di gipponi in divieto di sosta e simili? In secondo luogo, la tolleranza è sempre un qualcosa di discrezionale e quindi aleatorio. Il codice della strada non lascia molte alternative: per consentire la sosta sul marciapiede servono cartelli ad ogni angolo, quindi è una via difficilmente praticabile. La sola soluzione è la presenza di rastrelliere per tutti ed ovunque, con una politica di pulizia e rimozione dei rottami che abbiamo già suggerito. Altre strade non ne vedo.

martedì 24 novembre 2009

Il bussino aggrovigliato


Finalmente sono arrivate le linee di bussini elettrici per il centro! Unico problema: capirci qualcosa sui percorsi della linea C1 e della linea C2.

La parola "linea" in effetti, suggerirebbe un percorso più o meno... lineare, che congiunga un punto con l'altro. All'ATAF no. Le linee sembrano in realtà dei grovigli inestricabili. Si veda l'immagine sopra della parte centrale, oppure la cartina completa. Riuscire a seguire un percorso (blu o rosso) da capolinea a capolinea è roba da enigmista scafato...

Pare che ieri anche gli autisti fossero in difficoltà.

mercoledì 18 novembre 2009

Ieri, incontro con Renzi

Ieri sera alle 9 (le 21, intendo...) noi di FirenzeInBici abbiamo incontrato il sindaco Renzi, insieme all'assessore Scaletti e il dirigente Giacomo Parenti nella sala di Lorenzo a Palazzo Vecchio.

In qualità di.. relatore designato per FirenzeInBici ho fatto la mia brava presentazione, usando il powerpoint che avevamo fatto avere in mattinata alla segreteria del Sindaco.

E' stato un incontro molto concreto, in cui abbiamo (ho) esposto le esigenze dei ciclisti, prima delle quali è avere un ufficio, in Comune, che si occupi delle politiche in favore della mobilità ciclistica (il precedente ufficio "progettazione piste ciclabili" è stato quasi smantellato, con la non riconferma dell'arch. Guerrini che lo dirigeva da alcuni anni). Tra un paio di settimane il Sindaco ci fornirà le risposte alle questioni che gli abbiamo sottoposto.

Il clima era "poche chiacchiere e badiamo al sodo", in un'atmosfera "informale il giusto", in cui ci si dà del tu, ma avendo sempre ben chiari i reciproci ruoli. Con Renzi niente discorsi fumosi o vuote dichiarazioni di principio. Tanto che dopo un'ora di incontro era già stato sostanzialmente detto quello che c'era da dire e ci siamo salutati con la promessa di rivederci tra 15 giorni.

Anche sul blog di Renzi (con foto dello scorso maggio, con l'allora candiato sindaco che consegnava al vostro affezionatissimo il patto per la bici visto, approvato e sottoscritto):
http://www.avisoaperto.it/?p=4833

martedì 17 novembre 2009

Il casco di Carlotta Fondelli era ben allacciato?

Ho notato che tra i ragazzi è molto "di moda" indossare il casco tutto all'indietro sulla testa, tenendo il cinturino sottogola molto più lento del dovuto. In questo modo l'efficacia del casco è assai ridotta, dal momento che può sfilarsi molto facilmente, in caso di incidente.

Deve averlo notato anche l'avvocato Pasquale De Luca, il difensore dell'agente di polizia municipale che, alla guida di un'auto di servizio, ha travolto e ucciso la giovane Carlotta Fondelli lo scorso luglio. L'avvocato infatti ha chiesto una perizia aggiuntiva, per accertare "le cause e le circostanze della perdita del casco da parte di Carlotta", dal momento che ''il casco risulterebbe praticamente integro (solo una parziale rottura della visiera) e con il cinturino sottogola allacciato ed intatto."

Prima considerazione: se anche si potesse acclarare che la ragazza non indossava correttamente il casco, sarebbe tutto da dimostrare che un casco correttamente allacciato le avrebbe salvato la vita.

Seconda considerazione: la gravità del comportamento del vigile alla guida dell'auto (gravità che il tribunale dovrà accertare) non è in alcun modo legata al fatto che Carlotta indossasse correttamente il casco o meno.

Terza considerazione: paradossalmente, il fatto che stia dilagando la moda di portare il casco all'indietro, è anche colpa dei vigili che non sanzionano a sufficienza una abitudine tanto stupida quanto pericolosa.

venerdì 13 novembre 2009

Ho provato il wi-fi del sindaco


Ieri ho subito voluto provare il "Wi-Fi del Sindaco", la copertura Wireless gratuita disponibile per un'ora al giorno in 12 luoghi cittadini (dieci piazze e due parchi).

Ho provato la connessione ieri verso le 19 alle Cascine (mentre tornavo a casa dal lavoro), quindi in un posto che non soffriva certo di sovraccarichi di rete.

Il mio palmare ha rilevato due hot-spot, ma è riuscito a connettersi solo al secondo dei due (il primo, probabilmente, era troppo lontano). Dopo la connessione ho aperto una pagina WEB qualsiasi dai miei preferiti (google mobile). Mi si è presentata una pagina di benvenuto, strutturata per essere facilmente fruita anche sul piccolo schermo del palmare. Ho risposto che no, non sono registrato. Al che mi è comparso un formulario enorme, in cui mi si chiede anche il codice fiscale... Fortunatamente solo tre campi obbligatori: nome, cognome e numero di cellulare. Facile!

Una volta inseriti quasi dati, è partita la procedura di verifica, che ha comportato fare uno "squillo" (senza addebito, semplicemente perché la chiamata rifiutata dopo il primo squllo) al numero 055 4650034. Subito dopo lo squillo, basta un clic sul bottone di conferma (di aver fatto lo squillo), per vedersi assegnare username (uguale al numero di cellulare) ed una password numerica.

Dopo questo passaggio ho potuto navigare tranquillamente. I problemi sono arrivati quando ho provato a scaricare la posta: non sono riuscito a collegarmi né ad un server POP3 (su un account), né ad un server IMAP4, tanto che ho pensato che un firewall bloccasse i protocolli non web. Tornato a casa, però, mi è sembrato che alcuni messaggi siano stati scaricati dal server POP3, quindi, forse, si è trattato solo di un ritardo. Proverò in altre occasioni per vedere meglio come funziona e magari a scaricare qualche file grosso per valutare la velocità.

martedì 10 novembre 2009

Il sequestro del risciò



Sono amici di lunga data i "ragazzi" di Pedicab Firenze (di prima del mio impengo pro-bici, intendo); per cui ho visto la loro "impresa" crescere fin dall'inizio tra mille difficoltà, di cui il sequestro di un risciò è solo l'ultima.

In tutta Europa ci sono servizi di taxi ecologici" fatti con risciò a pedali. Certo non per le lunghe distanze, ma nel centro sono perfetti. In Italia è praticamente impossibile; ma questi amici hanno tenacemente insistito cercando un modello di business che funzionasse e garantisse la sostenibilità dell'impresa.

Hanno provato con la pubblicità, ma hanno incontrato mille ed una dfficoltà regolamentari. Hanno provato con il noleggio per eventi particolari (trasporto interno alla Fortezza in occasione di Terra Futura, ad esempio), ma non poteva essere una fonte di reddito continuativa.

Il problema è che non solo i risciò non possono fare il servizio di Taxi, ma nemmeno quello di noleggio con conducente. Allora i miei amici si sono inventati il "noleggio senza conducente". In pratica è il pedalatore che noleggia alla società il mezzo, pagando con i soldi propri, e poi porta a giro la gente gratuitamente (non potendo chiedere un corrispettivo). Unico guadagno le mance. Se arrivano, perchè non è detto che arrivino sempre (ma voglio vedere in faccia chi si fa scorazzare completamente gratis!!!).

Venerdì scorso i tassisti hanno chiamato i vigili che hanno sequestrato un risciò e fatto una pesante multa al pedalatore. Tutti i dettagli sul sito di FirenzeInBici.

La difesa degli interessi corporativi è sempre più cieca: i risciò sono assai più lenti di una normale bici, vanno quasi ad andatura di pedone, per cui dovrebbe essere evidente che non possono fare concorrenza ai taxi! Invece no! Nel nome della difesa di interessi (spesso indifendibili, anche sotto altri aspetti) si decide di impedire ad alcuni giovani di trovare un'occupazione ed avere un reddito occupando una nicchia di mercato scoperta!

venerdì 6 novembre 2009

Delazione



Ho appena inviato questa e altre foto scattate stamani in piazza della Vittoria alla Polizia Municipale e al Sindaco, ovviamente senza la sfocatura sui numeri di targa. Decideranno loro cosa farne.



Questa mattina stavo andando in ufficio in bicicletta quando, passando in piazza della Vittoria, ho visto il solito spettacolo indecente delle auto parcheggiate in mezzo ai giardini. Un vero schifo. Una addirittura, quella della foto sopra, era messa sul marciapiede che circonda i giardini, proprio davanti alle strisce pedonali. Mi sono fermato a fare alcune foto per documentare la cosa.



Mentre sto scattando queste foto mi si avvicina un ragazzo, sulla trentina, che mi domanda se faccio le foto per fare le multe. Gli rispondo che non sono un vigile, ma che avrei mandato le immagini alla Polizia Municipale e poi avrebbero visto loro cosa fare. Non che ci avessi pensato prima... mi è venuta così.



Poco dopo si è avvicinato un signore, un pensionato, credo. Mi ha chiesto se ero un vigile, e si è complimentato per l'iniziativa. Anche a lui spiego che purtroppo no, non sono un vigile, ma un semplice cittadino.



Mentre continuo a documentare lo scempio, faccio due chiacchiere con questo signore. Mi chiede se sono un giornalista; no, gli rispondo io, scrivo solo su internet; ma se in tanti scrivessero per denunciare la cosa, forse ci sarebbe maggiore sorveglianza, gli dico.



Mi risponde che ha già scritto tante volte, ed ha anche portato il sindaco a vedere "questo schifo". Quale sindaco? "Domenici", mi fa lui. Ah, Domenici... Non so se complimentarmi con lui per essere riuscito a far fare il sindaco a Domenici per almeno mezz'ora o spiegargli tutto il mio scetticismo sul personaggio... Che infatti non ha fatto nulla.

Gli suggerisco allora di riprovare con Renzi. Visto che il nuovo sindaco ha dato prova che, quando e se vuole, le cose possono cambiare... perchè non tentare? E così mi viene l'idea di inviarle anche al Sindaco, le foto cone le targhe.



Saluto il signore e riprendo la via dell'ufficio. Uscendo dalla piazza noto che la Opel Corsa della prima foto non c'è più. Sospetto che sia del ragazzo che mi ha avvicinato per primo.

Mentre pedalo verso l'ufficio rimugino sulla cosa: In piazza della Vittoria c'è un agguerrito comitato che si è battuto ferocemente prima contro il parcheggio pertinenziale che avrebbero dovuto fare sotto al piazza (tagliando ovviamente gli alberi) e poi contro la tramvia, ma non mi risulta che abbia mai speso una parola contro gli incivili che parcheggiano nei giardini quando c'è la pulizia della strada. Anzi, non mi meraviglierei se tra questi incivili ci fosse qualcuno degli "amanti degli alberi" che compongono il comitato.

giovedì 5 novembre 2009

La Casa Bianca di Firenze

Sono sicuro che pochi sanno che c'è una "casa bianca" anche in via del Bisarno, nella zona di viale Europa. Immagino che l'inquilino sia meno celebre di quello dell'omonimo edificio di Washington D.C...

La nostra casa bianca 30 anni fa era in piena campagna, mentre adesso è circondata dall'asfalto; è anche stato eretto un muro per difendere la privacy del giardino, ombreggiato da grandi pini che allora nemmeno esistevano.

mercoledì 4 novembre 2009

Don Santoro e la chiesa dei pochi

Ieri ascoltavo il podcast della ultima messa di don Alessandro Santoro come parroco delle Piagge, e mi ha colpito un passaggio in cui lui dice "Dio, se esiste, [...]". Mai sentito un prete parlare così. E' chiaro che per lui, Alessandro, Dio esiste. Ma quel "se esiste" denuncia in modo evidente che lui sta parlando a tutti, veramente a tutti; anzi, PER tutti, credenti e non credenti.

Un grande, veramente un grande che mi dispiace di aver incrociato solo in poche occasioni. Ha fatto cose straordinarie nella comunità delle Piagge, in cui ha preso vita anche l'esperienza dell'Altracittà, il giornale delle periferie.

Dopo aver sposato "la donna nata uomo" (definizione stupenda!) l'arcivescovo l'ha cacciato, scatenando l'ovvia protesta della sua gente, e non solo di quella. Scelta miope, sicuramente. Ho sempre più l'impressione che gli alti livelli gerarchici della Chiesa Cattolica stiano pensando ad una chiesa dei pochi, in cui entrano solo i puri e fedeli alla dottrina. In questa chiesa che ruolo può avere, un prete che non solo sposa un transessuale, ma addirittura accetta l'idea di parlare PER persone che nemmeno credono in Dio?

martedì 3 novembre 2009

Che palle... Quadre!!!


Non so voi... ma di questa storia della Quadra inizio ad averne gli... attributi pieni. Non vorrei essere frainteso: le cose che stanno venendo fuori sono sicuramente molto gravi per la commistione di interessi privati ed interessi pubblici. Però mi sembra che intorno a questa vicenda si stia inscenando un teatrino politico fine a se stesso. Un teatrino fatto di accuse e contro-accuse, con l'opposizione che cerca a tutti i costi di tirarci dentro anche chi non c'entra nulla; e la maggioranza che si arrocca sulle proprie posizioni, si scandalizza, si indigna... E tutti minacciano querele.

Ho sentito anche un esponente del PDL prendersela con Renzi perchè il sindaco non ha speso nemmeno una parola in favore degli accusati, nonostante siano del suo stesso partito (anzi, Renzi ha sensatamente detto che il comune si costituirà parte civile, se ci sarà un processo). Naturalmente, se Renzi lo avesse fatto (di difendere l'indifendibile) lo avrebbero attaccato subito...

Anche ieri il consiglio comunale è stato praticamente monopolizzato da sterili polemiche e battibecchi per almeno due ore. Solo in serata ha iniziato a "lavorare" sul serio. Ma si può andare avanti così?

giovedì 29 ottobre 2009

Percorsus interruptus


Al via a Firenze il "percorso di jogging più bello del mondo", ovviamente inaugurato dal Sindaco.

E' stato pubblicato anche un bel depliant illustrativo dei percorsi, se avete voglia di scaricarvi 9Mb di PDF lo trovate qui:
http://www.avisoaperto.it/files/ipercorsi.pdf

C'è anche la descrizione dei percorsi. Ma che succede? quasi tutte le descrizioni sono interrotte! non finiscono...

Forse per la fretta di andare in stampa l'impaginatore ha preso un abbaglio. Spero solo che il problema sia presente solo nella versione PDF e non in quella su carta.

Per chi non ha avuto voglia di scaricarsi i 9Mb ecco qua un esempio di cosa intendo.


PS. Però il logo e la definizione "Firenze - The walking city" sono di molto bellini.

martedì 27 ottobre 2009

100 punti: per le bici minestra riscaldata


E' grande lo sconcerto dei ciclisti di FirenzeInBici a seguito della presentazione da parte di Matteo Renzi dei risultati dei 100 punti (da farsi nei primi 100 giorni). L'associazione di ciclisti contava molto sulla realizzazione dei punti 33 (bike sharing) e 34 (nuovo piano delle piste ciclabili).

Poco da dire sul Bike Sharing: il punto 33 fa parte degli undici "non fatti". Si fa ancora riferimento alla delibera approvata dalla precedente giunta il 24 febbraio scorso, che però viene giudicata, evidentemente, da rivedere.

Il punto 34 recita "Presentazione della riqualificazione delle piste ciclabili ad oggi maggiormente dissestate. Presentazione dei nuovi interventi previstinei cinque anni di mandato". Questo punto è stato considerato "fatto", nonostante che nei primi 4 mesi di lavoro della giunta non sia stato annunciato nemmeno un nuovo metro di piste ciclabili.

Cliccando sul sito dei 100 punti si scopre infatti che non si tratta di un vero e proprio piano, ma semplicemente dell'elenco delle cose già avviate dalla precedente giunta ed già in corso di realizzazione. Nulla di nuovo e nulla di più rispetto al lavoro che l'assessore Claudio Del Lungo e la dirigente Carla Guerrini avevano lasciato in eredità all'attuale gestione. Si tratta di interventi pianificati per il 2010; non è quindi stato annunciato alcun piano di lavoro per gli anni successivi.

Insomma... niente di nuovo sulle piste ciclabili, solo una minestra riscaldata. E gli altri punti? La Repubblica di domenica scorsa aveva fatto una propria valutazione del fatto e del non fatto. I non fatti secondo la repubblica erano 28, mentre Renzi ne "denuncia solo 11".

Punti che Renzi ha dato per fatti e La Repubblica per non fatti:

34 piste ciclabili
37 agevolazioni fiscali per il commercio
46 sfruttamento treno metropolitano
48 colonnine di ricarica solari per mezzi elettrici
62 Progetto Arno
66 comandi distaccati polizia municipale
72 campagna sicurezza stradale
76 semplificazione entri di promnozione
88 bando di concorso per le idee dei cittadini
93 programma 2015 Palazzo Strozzi

Punti che Renzi ha dato per "in corso" e La Repubblica per non fatti:

19 azeinda unica sosta e carta servizi cittadino
52 progetto riqualificazione Campo di Marte
64 la notte in città (aperture, biblioteche, chiese)
79 valorizzazione ex-fiorentini
89 pro caffè letterari e filosofici
90 percorsi odorosi per non vedenti alle Cascine
98 canile e aree attrezzate per cani

Da segnalare il punto 86 che secondo La Repubblica è in corso mentre per Renzi è non fatto.

Suggerisco a tutti di andare sul sito http://100punti.mxconsulting.it per verificare di persona cosa può considerarsi "fatto" e cosa no...

La mia impressione è che nella frenesia di "chiudere" i 100 punti, su diverse cose si sia raccolto tutto quello che si trovava nei cassetti del comune, più o meno in tema, e si sia copia-incollato nel sito dei 100 punti.

lunedì 26 ottobre 2009

Pedonalizzazione: la situazione stamani


Stamani ho fatto un giro in centro prima di venire al lavoro per vedere e documentare (con telecamera) la situazione.

Fermate ATAF
La prima cosa che ho visto in viale Amendola è che le paline dell’ATAF sono mute, nel senso che non ci sono più i percorsi accanto ai numeri delle linee. Disorientamento tra gli utenti.

Pista ciclabile di via Cavour
La pista è chiusa ma esiste ancora (foto). Nel senso che non hanno rimosso il cordolo. Quindi beneficio zero per bus & Co, e scorno dei ciclisti (chi andava verso i viali si avventurava in controsenso).

Piazza San Marco
La fermata davanti alla chiesa è in mezzo di strada con bus che fermano di qua e di là. Qui sarà urgentissimo fare un marciapiede rialzato, perché la situazione attuale è veramente precaria. C’erano addetti che fornivano informazioni, ma gli utenti sembravano comunque molto disorientati.

Grande tappo al semaforo verso via degli Arazzieri, con i vigili che spiegavano a ciascun automobilista che non potevano proseguire né per via degli Arazzieri (corsia preferenziale) né per via Cavour (zona pedonale).

Via Cavour (verso via Martelli)
Senza tutto il traffico dei bus appare semivuota, passano comunque numerosi mezzi, soprattutto in direzione di Piazza San Marco.

Via Martelli
La catena è aperta, ma sono le 8:45 e possono accedere mezzi per le consegne fino alle 9:30. Non ci sono vigili a controllare e diverse auto e motorini “bucano” la zona pedonale. Nessun vigile a controllare.

Via Cerretani
Qui la catena è chiusa. Evviva! Alcune delle auto che hanno bucato via Martelli si accorgono che non si “sfonda” e tornano indietro, altre si avventurano verso via Roma, immagino cercando di uscire da piazza della Repubblica e via Strozzi. Una ragazza sul motorino tira un’imprecazione ad alta voce (giuro!) sale sul marciapiede ed aggira le catene.

Più avanti noto che in via Cerretani, all’incrocio con piazza Santa Maria Maggiore, in direzione di piazza del Duomo c’è il cartello di senso vietato invece di quello di zona pedonale. I ciclisti che arrivano dalla parte di via Panzani sono dirottati dai vigili verso via de’Vecchietti. Perché non lasciarli proseguire a dritto? Mistero.

Stazione
Qui sembra tutto regolare. In piazza dell’Unità c’è molta gente alla fermata dei bus che arrivano da via Panzani; avranno capito che i bus che passano di lì (quei pochi rimasti) vanno in direzione opposta rispetto a prima?

Viale Strozzi
Il traffico sembra del tutto regolare: la riduzione di una corsia del sottopasso non sembra influenzare il traffico privato (d’altronde tre corsie erano in viale Fratelli Rosselli, tre sono nel sottopasso: non c’è alcun imbuto). Sono rimasto fermo a lungo per poter riprendere un bus che, sbucando da via Ridolfi, infila il sottopasso. Ne arrivano tre insieme dopo circa 10 minuti di attesa.

Conclusioni
Almeno stamani il traffico privato sembrava regolare. I problemi sembrerebbero tutti a carico del mezzo pubblico, con i maggiori problemi in piazza San Marco. Spero che i giornalisti facciano il loro mestiere (ho visto un giornalista RAI in piazza San Marco) e intervistino gli utenti del bus per capire gli umori.

venerdì 23 ottobre 2009

Quanta strada, bus 23!!!

Mi ero ripromesso di non parlare della pedonalizzazione di piazza del duomo fino alla prossima settimana, ma quando ho visto la cartina con il percorso del 23 ho fatto un balzo sulla sedia. Non posso quindi esimermi dal commentare... :-)



Il clamoroso è sulla direzione viale Europa / Nave a Rovezzano: l'autobus esce dal centro, torna sui viali e poi rientra in centro tornando fino in piazza Duomo.

E' vero che così si serve il quartiere di santa Croce, ma si tratta di un allungamento di percorso pazzesco, su strade strettissime (via dell'Agnolo e via dell'Oriuolo) che comporteranno sicuramente un allungamento di tempi di almeno un quarto d'ora rispetto al percorso diretto sui viali. Ricordo che il 23 non è una linea qualsiasi, ma fa parte delle 3 o 4 linee "base" del servizio pubblico cittadino (insieme al 14, al 17 e forse al 6).

giovedì 22 ottobre 2009

Puzzle urbanistico


Lunedì prossimo Renzi farà il... punto sui 100 punti. Intanto io provo a fare il punto sul puzzle urbanistico, provando a fare un elenco delle questioni aperte e non ancora definite.

Alta velocità
La stazione ancora non si sa dove sarà: Renzi la vuole sotto la Fortezza, e prima la ipotizzava al Campo di Marte; le ferrovie intanto vanno avanti coi lavori per la stazione ai macelli... Legato alla stazione anche il discorso del sottoattraversamento A.V.

Linea 2 della tramvia
Sappiamo che arriverà anche al polo di Sesto, ma Renzi non la vuole in piazza del Duomo. A questo punto è dubbio che vedremo mai un tram in centro. Ma a che serve un sistema di trasporto pubblico forte (il tram) se non va dove vuole andare la gente (in centro)?

Linea 3 della tramvia
L'ultima ipotesi sentita è che la linea Caregggi - S.M.N. si trasformerebbe in Careggi-Cascine. Doppio "mah!": (1, collegare l'ospedale alla stazione è molto più sensato che collegarlo ad un parco; 2, in questo modo si taglia fuori la stazione dello Statuto che sarebbe stato un fantastico punto di scambio tram-treno, nell'ottica di uso metropolitano della ferrovia)

Prolungamento del tram verso Bagno a Ripoli e Rovezzano
Sembrerebbe nei programmi della giunta, ma per ora le ipotesi sul percorso sono ferme agli studi di 4 o 5 anni fa

Stadio e parco della piana
Nonostante gli annunci che arrivano da ogni parte... pare che siamo ancora in alto mare

Centro commerciale di Novoli
Dopo il dissequestro del cantiere Renzi ha detto che "quello" non sarà un cinema. Visto che doveva essere un centro commerciale CON sale cinematografiche; vorrà dire che rischiamo di ritrovarci in piena città un centro commerciale SENZA sale cinematografiche ma grande quasi quanto i Gigli.

Tangenziale Nord
Il sindaco ne parla spesso: collegherebbe viale XI agosto con il ponte di Rovezzano passando sotto le colline di Fiesole e quelle dietro Careggi.

"Tunnel Winkler"
Si torna a parlare anche dell'ipotesi di un collegamento stradale sotterraneo tra Campo di Marte e la zona di Careggi (che non è la stessa cosa della tangenziale nord)

Contenitori vuoti
Sono tanti i contenitori vuoti sulla cui destinazione si sentono le ipotesi più disparate: dall'ex panificio militare, alla manifattura tabacchi, all'ex-meccanotessile. A questi si aggiungerà anche l'enorme area degli ex-macelli, se la stazione A.V. non sarà fatta lì. Quali utilizzi, poi, per gli ambienti del tribunale in piazza San Firenze (dopo che si sarà trasferito a Novoli)? Servirà davvero alla Cassa di Risparmio di Firenze la nuova enorme (e brutta) sede di Novoli adesso che si è fusa con il Banco di San Paolo?



Bene... Cosa ho dimenticato?

martedì 20 ottobre 2009

Quante incertezze!

Entusiasmo bi-partisan per l'idea della stazione sotto la Fortezza da Basso. Ha convinto non solo il PDL, ma anche Razzanelli (il problema di Razzanelli, evidentemente, non era il sottoattraversamento, ma solo la stazione). Peccato, però, che quasi certamente non se ne farà di nulla: pare che Renzi abbia fatto i conti senza l'oste (le ferrovie). In effetti io sono convinto che la stazione scavata da sotto sia pressoché irrealizzabile, ma potrei sbagliarmi...

Visto che la stazione TAV è la madre di tutte le scelte, l'incertezza su questo capitolo si porta a cascata l'incertezza su tutta l'urbanistica fiorentina. (Aproposito di urbanistica... come commentare il dissequestro del centro commerciale di Novoli (mascherato da multisala cinematografica)? Un'altra complicazione in una situazione già non semplice.)

Non vedo l'ora che arrivi lunedì 26 ottobre. Non solo per vedere come andrà la pedonalizzazione del Duomo, ma anche per sentire il bilancio dei 100 punti di Renzi e capire se alcune di queste incertezze saranno dissipate. Noi ciclisti siamo preoccupati per i due che ci riguardano: presentazione del piano delle piste ciclabili e presentazione del bike sharing. Nessuno dei due è stato fatto, finora, e sì che si trattava solo di "presentazioni"...

giovedì 15 ottobre 2009

Sant'Ambrogio ieri ed oggi

Il mio giro per le strade di Firenze ieri ed oggi mi ha riportato in centro, stavolta in piazza Sant'Ambrogio. Vediamo subito le immagini di ieri ed oggi:





Dopo aver sovrapposto le foto le ho guardate a lungo per decidere qualche mi piaceva di più, la versione restaurata e perfettina o quella scalcinata? Quasi quasi propendo per la foto di 30 anni fa.

mercoledì 14 ottobre 2009

Le prime vittime della pedonalizzazione del Duomo

Indovinate un po' chi sono le prime vittime della pedonalizzazione del Duomo...

Esatto! Era facile: i ciclisti.

Nel ridisegnare l'incrocio viale Lavagnini / viale Strozzi si sono "dimenticati" di rifare gli attraversamenti ciclabili.

Ecco come si presentava questa mattina il nuovo attraversamento pedonale (non ciclabile):



ed ecco invece come avrebbero dovuto fare per mantenere la ciclabilità dell'attraversamento (la striscia rossa è facoltativa, i quadrotti bianchi no, quelli servono):



Maggiori particolari su www.firenzeinbici.net.

martedì 13 ottobre 2009

Questa stazione qua devi metterla là...

E' bella (anche se non nuova) l'idea di Renzi di rinunciare ad una nuova stazione TAV e fare, invece, una fermata sotterranea nel punto più vicino a Santa Maria Novella, in modo che i 4 binari AV siano semplicemente una parte sotterranea della stessa stazione. Il problema è che ho forti dubbi sulla fattibilità della cosa.

Questa idea viene da lontano: quando si iniziò a parlare di sottoattraversamento TAV di Firenze, si ipotizzò subito la realizzazione di 4 binari passanti al di sotto di Santa Maria Novella, a cui si rinunciò per l'impossibile cantierizzazione e per i possibili danni ai monumenti del centro. L'ipotesi Renzi salverebbe capra e cavoli: il tunnel si terrebbe fuori dal centro (sul tracciato attualmente previsto) ma sarebbe preservata la centralità di Santa Maria Novella. Non è affatto poca cosa!

Ma si risolve davvero "il problema"? il fatto che il camerone della stazione avrebbe fatto da diga alla falda?

Proviamo ad "appoggiare" i 400 metri di lunghezza dei marciapiedi della stazione sulla cartina del tunnel tav:


Il punto è: sarà possibile scavare la stazione da sotto oppure si dovrà farlo a cielo aperto? Se guardiamo la cartina in dettaglio (sotto), vediamo che sopra il tunnel ci sono i bastioni della Fortezza, che non potrebbero evidemente essere abbattuti per far posto al cantiere:


Non ho mai sentito dire di una stazione così superficiale scavata completamente "da sotto". Ma, si sa, oggi si possono fare miracoli... vederemo.

Oltretutto, se la stazione fosse scavata dall'alto non cambierebbe nulla sulla questione che il camerone farebbe da diga alla falda...

Sono curioso di sentire cosa diranno le ferrovie. Mi piacerebbe anche capire come Renzi ha gestito la cosa: finora si era parlato di stazione TAV al Campo di Marte (o magari a Castello); sappiamo che nei mesi scorsi il sindaco si è visto diverse volte con Moretti (amministratore delegato delle ferrovie): con quale ipotesi ci sarà andato? con questa? (e allora Campo di Marte era solo fumo negli occhi, ma perché?) Se così fosse, significherebbe dire che Renzi ha aspettato ad annunciare la soluzione per avere la conferma della fattibilità da Moretti. Bene, si potrebbe fare, allora...

Mi auguro che non sia invece una "pensata" dell'ultim'ora, tutta da verificare e che abbia preso di sorpresa anche le ferrovie. Male, allora...

Piuttosto... questa cosa che ogni poco si trova una nuova collocazione alla stazione non ricorda un po' la vecchia canzone di Franscesco Salvi? A me sì...

venerdì 9 ottobre 2009

Io uso altri mezzi...

Pare che oggi ci sia stato grande caos in città, provocato da ben due manifestazioni concomitanti (dalla pioggia).

Anche quando non posso prendere la bici... io uso altri mezzi:


(Campo di Marte - Castello in 15 minuti con il biglietto dell'ATAF!)

mercoledì 7 ottobre 2009

Il girotondo del 14

Spunta su La Repubblica il "piano segreto di Ataf" per la pedonalizzazione del Duomo. La novità più interessante è una corsia in contromano nel sottopasso di viale Strozzi, per evitare che i bus si infognino in via Nazionale. Mi sembra una idea interessante; ma è anche una novità politica: è da tempo che a Firenze non si facevano nuove corsie preferenziali per i bus, sottraendo spazio al traffico veicolare. Bene!

Alla fine, però, le linee di autobus non saranno molto... lineari. Prendiamo il caso del 14, per esempio. In direzione Careggi compirà un vero e proprio girotondo intorno alla stazione... (rosso=oggi, verde=domani)



Un po' più lineare il percorso inverso, anche se si allontana totalmente dall'area del centro oggi servita dal 14 (via del Proconsolo e via dell'Agnolo).



Per meglio capire come si complicherà la faccenda, vediamo i percorsi nuovi contrapposti a quelli vecchi.



martedì 6 ottobre 2009

80 centesimi per "due gocce"

Campeggia sulla home page nazionale del La Repubblica "il caso" dei bagni da 80 centesimi in piazza San Giovanni, di fronte al battistero.

Non so cosa pensare: mi paiono un po' tanti 80 centesimi per "fare due gocce". Già mi parevano cari gli altri bagni a pagamento che ci sono in città (60 centesimi nel sottopasso della stazione, mi pare). Ma possibile che non sia possibile dare questo servizio gratuitamente ai nostri ospiti (e ai cittadini), come in molte città europee?

Eppure, sapendolo, ci sono posti in cui è possibile entrare, andare al bagno e uscire senza che nessuno ti dica nulla. Quando sono in centro ed "ho bisogno", uso questa toilette qua:


Della serie: anche i fast food servono a qualcosa...

lunedì 5 ottobre 2009

L'azzardo di pedonalizzare il Duomo

In questo post spiego perchè penso che la pedonalizzazione di piazza del Duomo sia un vero azzardo per Renzi, un probabile errore per l'intera mobilità cittadina e perchè il tram non potrà altro che passare proprio dal duomo.

Ma prima vorrei sgombrare il campo da equivoci dicendo che il sottoscritto sarà felicissimo di vedere piazza del Duomo priva di veicoli a motore! Sarò contento se questo spingerà altri cittadini a scoprire la bicicletta e la bellezza della nostra città. Non di meno, continuo a pensare che per molti cittadini i problemi non saranno pochi, e visto che non sono un egoista, mi preoccupo.

Iniziamo da un dato di fatto: dal 25 ottobre non esisterà più l'asse via Martelli / via Cerretani / via Panzani su cui oggi passato 2300 autobus (con 33000 persone a bordo); da lì passano le tre principali linee di ATAF: 14, 23 e 17. Sono le linee con le maggiori frequenze e che sono fondamentali nel collegare la parte est a quella ovest della città. Oltre a queste tre ci sono l'1, e il 6, ed altre linee comunque importanti.

Dove saranno trasferiti questi bus? Ancora non si sa. Si dice che ATAF sia stata presa di contropiede dall'annuncio della pedonalizzazione, anche se mi sembra poco realistico ipotizzare che Renzi abbia deciso una mossa del genere senza essersi consultato per tempo con l'uomo che lui stesso ha messo in ATAF (il presidente Filippo Bonaccorsi). L'attuale ipotesi è che i bus in direzione ovest saranno spostati sull'itinerario S-Marco. XXVII aprile, via Nazionale, mentre quelli in direzione opposta faranno via Valfonda, viale Strozzi in supeficie (ma non nel sottopassaggio), via Ridolfi, piazza Indipendenza, via XXVII aprile, S.Marco. (In rosso il percorso attuale, in verde l'ipotesi di percorso futuro).


I problemi maggiori saranno dati dall'allontanamento del 14 e del 23 dal loro percorso attuale, che lascerà senza "servizio pubblico forte" una bella fetta di centro (la zona di piazza San Firenze, S.Croce, via Ghibellina e San Niccolò). Il percorso del 23, ad esempio, potrebbe diventare addirittura questo:


Solo riaprendo (orrore!) ai bus grandi il lungarno davanti agli Uffizi si potrebbe riportare il 23 per buona parte sul vecchio percorso.

Un'ipotesi intermedia, vedrebbe allontanerebbe dal ponte alle Grazie solo il percorso in direzione EST.

Insomma... è ipotizzabile un notevole peggioramento per il trasporto pubblico: chi deve recarsi nel cuore di Firenze, nel quadrilatero romano, dovrà allungare il proprio percorso a piedi di almeno 400m. L'integrazione del servizio con i bussini elettrici è possibile, ma di non sicura efficacia: 1) servirebbero molti altri bussini, che per il momento non ci sono; 2) la quantità di persone che può trasportare un bussino elettrico è risibile rispetto ai "12 metri"; 3) l'esigenza di trasbordo, di per sé, è un disincentivo all'uso del mezzo pubblico.

Ma andrà forse anche peggio per chi passa dal centro per andare da est ad ovest o viceversa. Via Nazionale è già ingorgata oggi; cosa diventerà quando riceverà i bus deviati dal Duomo? Non è difficile immaginare pesanti ritardi e rallentamenti. Se così fosse, potremmo ipotizzare che un certo numero di cittadini abbandoni il bus in favore del mezzo privato. Ne risentirebbe l'intera mobilità cittadina, che difficilmente potrebbe accogliere ulteriori veicoli privati in circolazione.

E il tram? Visto che il Sindaco ha detto di non volere nemmeno il tram sotto al duomo, il solo itinerario possibile è quello indicato per i bus. Passarà di lì, il tram? mi pare difficile. Per due motivi: 1) nel momento in cui si dovessero chiudere quelle strade (via Nazionale, via XXVII aprile, etc.) per costruire la tramvia, dove far passare i bus? si pensa forse, magari tra un anno, di riaprire la piazza del Duomo appena pedonalizzata? difficile... 2) ad oggi non esiste uno straccio di progetto, neppure un'ipotesi, in tal senso; i progetti su cui si stanno già costruendo le linee 2 e 3 prevedono che dalla stazione il tram prosegua per via Panzani.

Paradossalmente la pedonalizzazione di piazza del Duomo potrebbe essere il miglior presupposto per far passare il tram... da piazza del Duomo: liberare l'asse Martelli/Cerretani/Panzani sarebbe stato il primo passo per la cantierizzazione del tram in centro. Non solo: i probabili disagi causati dalla chiusura di piazza del Duomo potrebbero convicere l'amministrazione che: 1) è necessario che una linea forte di trasporto pubblico entri nel cuore della città; 2) solamente sostituendo la processione di bus con il tram si potrebbe sottrarre il centro storico all'assedio dei puzzolenti bestioni di 12 metri!

Detto questo... è anche possibile che tutto vada bene: il traffico in via Nazionale scorra benissimo, la gente sia contenta di fare un po' più di strada a piedi e tutto vada a posto. Ma la vedo dura. Insomma, è un vero azzardo questa pedonalizzazione!

giovedì 1 ottobre 2009

Agio irriconoscibile

Continua il mio viaggio nella Firenze di oggi per scoprire come è cambiata negli ultimi 30 anni. La foto di via dell'Agio mi ha portato nel quartiere di Brozzi, un quartiere che conosco pochissimo.





Cercavo la siepe che si vede nella foto e non l'ho trovata. Solo confrontando l'andamento dei tetti delle case sulla destra ho capito di essere nel posto giusto. la casa sulla sinistra è ormai completamente nascosta dalla vegetazione.

Come quasi tutte le strade di Firenze, anche via dell'Agio è, fondamentalmente, un parcheggio.