martedì 20 luglio 2010

TAV: cosa c'è sul piatto

Un articolo de La Nazione, rilanciato da L'altracittà, spiega chiaramente quali sono le questioni che è possibile discutere, e quali no.

TAV: domani faccia a faccia con Ferrovie su tunnel e stazione Foster

lunedì 28 giugno 2010

Analisi dimensionale

Sui "cento luoghi" Renzi, scrive:

Su strutture come la Manifattura Tabacchi o l’ex Panificio militare Renzi ha poi confermato la volontà dell’amministrazione di restituire quei luoghi ai fiorentini “senza un metro quadrato di volumi in più”

Magari erano cubi. I metri, dico.

domenica 27 giugno 2010

100 punti, zero titoli


Dobbiamo dare atto ai titolisti del corriere fiorentino di aver azzaccato una locandina molto efficace (è di qualche giorno fa).

Questo è il primo (brevissimo) post dopo un mese di silenzio. Ho dovuto ricaricare un po' le batterie perchè mi sono accorto che "trovare qualcosa da scrivere sul blog" stava iniziando a diventare una preoccupazione; scrivere un dovere invece che un piacere. Credo che da qui in avanti i post saranno abbastanza sporadici. Ma sentiti, questo sì.

venerdì 28 maggio 2010

A volte ritornano...


Il ritorno della ZTL Notturna è annunciato da un pudico e stringato comunicato del Comune. Quasi laconico:

Inizierà il primo finesettimana di giugno la ztl notturna. Il provvedimento di limitazione del traffico sarà in vigore dalle 23 alle 3 di giovedì, venerdì e sabato e scatterà dal 3 giugno. L’area interessata è quella che corrisponde ai settori A, B, D ed E. Quest’ultimo settore sarà esteso a San Niccolò (fino a via dei Bastioni e a piazza Ferrucci) e in Oltrarno (fino a piazza Gaddi e piazza Pier Vettori). “Questo provvedimento vuole dare una risposta alle esigenze dei residenti – spiegano il vicesindaco Dario Nardella e l’assessore alla mobilità Massimo Mattei – e non ha l’obiettivo di limitare la vita notturna”. Nei prossimi giorni verrà firmata l’ordinanza con i dettagli del provvedimento.

Tutti si aspettavano che Renzi abolisse questo provvedimento assai impopolare tra il "popolo della notte". Si legga l'interessante dibattito sul blog IoAmoFirenze (cui ho "scippato" la foto di apertura, scusa Nelli!).

Naturalmente ha buon gioco l'opposizione di destra ad ironizzare sulla cosa: ci si domanda se ritornerà anche il trenino di Cioni!

Questa ZTL che cambia forma e regole in base al giorno della settimana, all'orario, alla stagione, rischia veramente di creare confusione e basta. Non sarebbe più semplice dire che la ZTL c' è sempre, giorno e notte, feriali e festivi? Se uno ha bisogno di andare in centro per una commissione veloce (ritirare un oggetto ingombrante) può sempre chiedere un permesso di 40 minuti ai vigili (mi sono già avvalso di questa opportunità in diverse occasioni). Magari si potrebbe rendere più semplice questo tipo di richiesta.

E per il popolo della notte? Non è certo una buona idea sommergere il centro di auto che poi non sanno dove parcheggiare: si narra di cittadini letteralmente bloccati in casa da auto messe sul marciapiede rasente muro a bloccare il portone (ma si può essere più idioti?).

Soluzione? parcheggio in piazza Alberti (o in uno qualsiasi dei parcheggi di struttura sotto-utilizzati) e navette gratuite di collegamento almeno fino alle 4 del mattino. Magari il parcheggio potrebbe essere a forfait, locali convenzionati potrebbero offrirlo ai propri avventori...

Che ne dite?

mercoledì 19 maggio 2010

PM10... non è così semplice

Martini (ex presidente della Regione Toscana) Domenici (ex Sindaco di Firenze), e Del Lungo (ex assessore all'ambiente) sono stati assolti dal tribunale dall'accusa di non aver fatto abbastanza per contrastare l'inquinamento da PM10.

Questo il dato di fatto. Dare una valutazione della notizia non è cosa semplice (alcuni commenti possono essere letti nell'articolo de La Nazione, tutti abbastanza tagliati con l'accetta).

A prima vista qualsiasi persona che abbia a cuore l'ambiente avrebbe dovuto aspettarsi e pretendere una condanna:

1) l'inquinamento da PM10 c'è, ed è dimostrabile che è quasi totalmente di origine antropica;
2) gli sforamenti del PM10 a Firenze sono clamorosi e sistematici, non una roba che capita una volta ogni tanto;
3) la legge prevede dei limiti; sarebbe logico aspettarsi delle conseguenze per gli amministratori che ignorano il superamento dei limiti previsti;
4) oggettivamente è stato fatto troppo poco per ridurre l'inquinamento;
5) chi ha competenza per fare sono i pubblici amministratori accusati;

Perchè avere dei dubbi, allora, sul fatto che gli imputati avrebbero dovuto essere condannati? Bhè, perché una condanna li avrebbe resi sostanzialmente capri espiatori di un intero sistema che è refrattario a qualsiasi alterazione dello status quo. Quando poi si va a toccare il "totem" dell'automobile e della motorizzazione individuale, si scatenano tutti quanti, da quelli che il tram è un eurostar, quelli che "non mi leverete il mio posto auto sottocasa", quelli che "eiodadovepasso?", quelli che "comefaccioaportareibimbiascuola", per non parlare degli esponenti di lobby potenti e danarose come quella dei produttori di auto.

Certo uno può dire "il sindaco avrebbe dovuto fregarsene ed imporsi". E forse è anche vero. Ma solo per quanto riguarda i provvedimenti di emergenza, non quelli sistematici. I provvedimenti sistematici non possono essere imposti d'imperio nemmeno dal più autoritario dei sindaci. Tanto per dire... se siamo ancora indietro con le linee 2 e 3 del tram è anche colpa di Razzanelli. Si processa anche lui?

A come condannare un Del Lungo, il solo in Italia ad aver fatto una ordinanza NO-SUV? Se non avesse trovato opposizione interna avrebbe fatto fare molto di più. Ma può un tribunale entrare nei meccanismi interni di una giunta comunale, e individuare colpe personali per le cose fatte o non fatte? Per contro, però, che senso ha imporre dei limiti se poi il non rispettarli non comporta alcuna conseguenza?

Per concludere... mi pare che il procedimento penale abbia aperto molti interrogativi senza dare in realtà alcuna risposta. Se almeno servisse ad aprire un dibattito serio e non le solite prese di posizione "di bandiera".

martedì 18 maggio 2010

Come ci vedono gli altri?

Quando torno da un viaggio all'estero, raccolgo le mie sensazioni su quello che ho visto, e mi domando come siamo visti noi, dai turisti che vengono in Italia per un periodo più o meno lungo.

Mi diverto così a leggere le "istruzioni per l'uso" dedicate ai turisti stranieri, soprattutto americani.

Eccone un esempio:
http://labellavitaarts.com/traveltipsa.html

venerdì 14 maggio 2010

Guidare a Marrakech invece che a Firenze


Sono tornato dalla mia breve vacanza (una settimana) a zonzo per il Marocco. "Echissenefrega", direte voi. Ok, la notizia non è che sono tornato (anche se il vulcano islandese ci ha messo del suo per evitare che ciò accadesse), ma volevo raccontare l'esperienza della guida sulle strade marocchine, paragonata alle nostre.

Diciamo che fuori dalle città si vede di tutto e di più: pedoni, biciclette, asini (nella versione con e senza carrettino), motorini, camion stracarichi (tipo il camion, con sopra un fungo di roba), grand taxi che fanno servizio da una città all'altra (vecchi Mercedes che caricano sei persone, due sul sedile del passeggero e quattro sul divano posteriore; partono quando sono pieni), etc. Nelle zone più povere le auto "nuove" in circolazione erano quasi tutte guidate da turisti. Si è visto anche qualche camper, ma tutti rigorosamente con targa francese (eccetto un decrepito Volkswagen dall'Olanda). Auto con targhe straniere pochissime (Spagna, Francia, Italia, per lo più), e sempre con volti "marocchini" alla guida. I turisti arrivano in aereo e noleggiano in loco.

In città siamo invece più vicini a quanto accade da noi. Quindi, ecco a voi...

"GUIDARE A MARRAKECH"

Guidatori tranquilli
I marocchini alla guida non sono dei pazzi spericolati; anzi, la maggior parte ha una guida calma quando non addirittura sonnacchiosa. Fanno eccezione i guidatori dei petit-taxi (simili ai nostri, ma in genere sono auto tipo Uno, che viene ancora importata dal Brasile, Peugot 205, etc.) che sono abbastanza "sprint".

Al semaforo
Curiosamente, anche i marocchini che guidano piano non tollerano aspettare ai semafori. Il tempo che intercorre fra il verde e il clacson di quello dietro è misurabile nell'ordine dei nano-secondi; in compenso il giallo è anticipato da un verde lampeggiante; al verde lampeggiante tutti rallentano e si fermano, invece di fare lo sprint come accade da noi.

Vigili e poliziotti Premetto che non ho capito la differenza (alcuni con camicia bianca e altri celeste), comunque i principali incroci sono presidiati. Generalmente da uno solo. Con dieci vigili a Marrakech si controllano dieci incroci, a Firenze cinque. Comunque sono molto presenti.

Controllo della velocità
Ho visto più telelaser in azione in una settimana in Marocco che in un anno in Italia.

Svoltare a sinistra
Gli incroci tra i viali hanno spesso una minirotonda al centro e sono regolati da semaforo. Chi svolta a sinistra lascia la rotonda alla propria sinistra (noi dovremmo lasciare il centro incrocio alla nostra destra) e aspetta di riuscire a bucare il flusso che viene in senso contrario. A volte si formano delle vere e proprie masse di auto che attendono di poter svoltare; con le due masse nelle direzioni opposte che si bloccano a vicenda. Quando la situazione sta per diventare disperata interviene il vigile e blocca un flusso di traffico per sbrogliare la matassa.

Lampeggiatori (o "indicatori di direzione")
Generalmente ne viene fatto uso (a patto che funzionino).

"Tieni la rotta"
Sulle strade a più corsie sarebbe deleterio cambiare forsennatamente corsia come facciamo noi, alla ricerca della massima efficienza. Con motorini, pedoni e biciclette si infilano dappertutto il cambio corsia è da fare con molta attenzione. La tecnica di guida migliore è fare il proprio percorso con calma, senza scatti, scarti laterali, accelerazioni o frenate improvvise; tutti si aspettano che ti comporti così e si regolano ci conseguenza.

Strisce pedonali
Ci sono, ma nemmeno i pedoni si aspettano che le auto si fermino davvero. Una volta che l'ho fatto ho rischiato di essere tamponato. Poi ho imparato.

Sosta in seconda fila
Fenomeno presente, ma non certo più che da noi.

lunedì 3 maggio 2010

Perchè dire no all'obbligo di casco per i ciclisti


Il bagaglio è pronto: domani partirò per una breve vacanza di una settimana (sì, da martedì a martedì costa meno) affido al blog due note sul paventato obbligo del casco per i ciclisti.

Oggi, noi di FirenzeInBici, abbiamo mandato un messaggio a soci e simpatizzanti per informarli di questa bella pensata parlamentare. Le reazioni sono state constrastanti: chi ha scritto spaventato da questo obbligo chi invece ne sarebbe stato ben felice (e stiamo parlando di un pubblico di ciclisti).

Cosa interessante. Mi sono domandato se il nostro no al casco dipenda dal fatto che molti ciclisti non amano indossarlo (io invece appartengo a quelli che lo mettono anche per fare poche centinaia di metri in città); e mi chiedo se il no di FIAB e ciclisti (non tutti) non assomigli al no dei motociclisti, quando imposero il casco alle due ruote a motore.

Mi sono risposto che ci sono numerose differenze:

1) per molti ciclisti la bici è una estensione dell'andatura pedonale (pensiamo ai paesi ed alla città dell'Emilia): ce lo vedreste il vecchino con il casco aerodinamico in testa? o la signora con la cofana cotonata? quante persone rinuncerebbero alla bici pur di non sottomettersi all'obbligo? probabilmente troppe

2) i ciclisti fanno bene al paese ed al mondo; i motociclisti inquinano solo... diversamente rispetto agli automobilisti (e spesso di più; visti i consumi di un moderno cinquantino? niente a vedere con i 50km per litro del Ciao)

3) il casco per i ciclisti è utile, ma non efficace quanto quello dei motociclisti;

4) la sicurezza del ciclista è più attiva che passiva; e la sicurezza più efficace è il rispetto da parte degli automobilisti, che aumenta all'aumentare del numero delle bici in circolazione (le indagini dimostrano che nei posti dove ci sono più ciclisti, diminuisce la probabilità per il singolo ciclista di essere vittima di un incidente).

Vi ho convinti/e? Comunque sia... ci leggiamo tra una settimana.

martedì 27 aprile 2010

Turisti, andate altrove


E' molto forte la campagna lanciata a Roma da "Di traffico si muore" (Coordinamento spontaneo di ciclisti urbani e utenti leggeri della strada).

Che ne pensereste se fosse lanciata anche a Firenze? Certo, qui da noi si muore di traffico (e di inquinamento), ma il problema tocca meno i turisti rispetto a Roma.

E' lecito usare, anche se a fin di bene, un messaggio fondamentalmente autolesionista (in città in cui il turismo rappresenta una risorsa importante, quando non la principale)?

(Ringrazio I Like Bike per la segnalazione)

lunedì 26 aprile 2010

Aria irrespirabile? No Dump!

Oggi in viale Strozzi mi sono imbattuto in questa installazione: mascherine da ossigeno pendono dalla pensilina del bus. NO DUMP!

Da A Firenze...


Sulla mascherina è scritto: "NO DUMP avvisa: in caso di mancanza di aria pulita è consigliabile indossare le mascherine di emergenza"

Da A Firenze...


Il senso del messaggio è chiaro: l'aria è malata ed ormai possiamo solo ricorrere alla mascherina dell'ossigeno. C'è anche un cartello, che non aiuta molto a capire.

Da A Firenze...


La frase più enigamtica è quella sui "luoghi vissuti nel passato e rubati al presente". Annoto un errore ortografico ("un età" senza apostrofo) e poco altro. Certamente si tratta di un gruppo ecologista, ma su internet una rapida ricerca non ha prodotto risultati. Chi sono? ci sono altre installazioni simili in città?

venerdì 16 aprile 2010

Doppio "eh!?!?!?"

Avevo notato, arrivando in ufficio, la civetta de La Nazione sul "Processo ad alta tensione" di "Carlotta". Adesso è possibile leggere on-line l'articolo.

Mi ha sempre stupito come sui giornali queste notizie vengano riassunte sotto il nome proprio della persona. Dico "Carlotta" e ho detto tutto. Mica solo La Nazione e mica solo in questo caso. Ma dico... era tua amica? era la sola "Carlotta" a giro? Capisco che lo spazio è prezioso, ma mettere il cognome (anche come forma di rispetto), no, eh?!

Andando avanti leggo che i vigili faranno un presidio davanti al tribunale. Eh? No, non è per servizio, si legge che è per " dimostrare solidarietà al collega ed esprimere dissenso nei confronti del comando della polizia municipale e dell’amministrazione comunale fiorentina che non hanno tutelato l’immagine del collega e di tutto il corpo di polizia municipale contro il linciaggio mediatico perpretato ormai da molti mesi."

Eh!? La solidarietà umana la capisco; non ho difficoltà a credere che anche il vigile "investitore" abbia difficoltà ad addormentarsi la notte... La protesta ed il dissenso li capisco meno: visto che c'è un processo in corso, non mi sembra sbagliato che le istituzioni (il Comune) si astengano dal prendere posizione.

mercoledì 14 aprile 2010

Urbanistica improvvisata



Giovedì scorso in Consiglio Comunale è stato approvato con 15 voti a favore e 13 contrari, un Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Valdo Spini e Tommaso Grassi per realizzare la sede unica degli uffici comunali, non più, come proposto dal Sindaco Renzi, nell'immobile del Multiplex di Novoli (che poi sarebbe un mega centro commerciale), ma nei contenitori vuoti del Centro Storico, e per impegnare il Comune a predisporre per tempo i necessari progetti.

Hanno votato a favore il gruppo Verdi/Spini per Firenze, il Popolo delle Libertà, il Presidente del Consiglio Comunale Eugenio Giani, i Consiglieri Giuseppe Scola, Stefano Di Puccio, 13 Consiglieri del PD hanno votato contro, altri hanno preferito non partecipare alla votazione.

In pratica, il consiglio comunale ha sconfessato l'idea di Renzi di usare il guscio del Multiplex (che non potrà essere un multiplex) per riunire le sedi degli uffici comunali sparsi sul territorio fiorentino. Ne sono contento, perché davvero non riuscivo a capire come un centro commerciale possa diventare una sede di uffici (non ha nemmeno le finestre!); inoltre se davvero vogliamo evitare che il centro diventi la disneyland del rinascimento, ma resti vivo, è bene evitare di svuotarlo di funzioni.

(Foto: La Repubblica)

martedì 13 aprile 2010

Via Pistoiese: incriminerei quelli a cui sta bene così


Mi ha colpito la notizia delle indagini a carico dell'arch. Carla Guerrini, in merito all'incidente di via Pistoiese. Lo avevo già scritto: via Pistoiese è una strada pericolosa. Del resto basta passarci per capirlo: troppo stretta per essere a 4 corsie (capita di vedere mezzi affiancarsi con manovre millimetriche sul filo dei 70 km/h, quando il limite è 50) e troppo larga per essere a 2 corsie. Ed infatti invita a correre.

Via Pistoiese è l'ideale candidata per una serie di interventi che servano a ridurre la velocità dei mezzi in maniera strutturale. Si chiama "moderazione del traffico". La prima idea base è che la velocità troppo elevata sia al contempo causa di incidenti ed anche motivo di maggiore gravità quando questi si verificano. La seconda idea base è che per limitare la velocità i cartelli servano a poco, è invece necessario disegnare la strada in modo che gli automobilisti siano "naturalmente" portati ad andare più piano.

Ci sono molti sistemi: restringimento delle carreggiate, imporre traiettorie curvilinee a corsie disassate, rotatorie, restringimenti, etc. A volte anche dossi, ma solo per proteggere gli attraversamenti pedonali.

Le rotatorie e il cordolo centrale in alcuni tratti di via Pistoiese erano un buon inizio, ma andrebbe incriminato chi non ha voluto portare avanti una operazione di ridisegno della sede stradale che riguardi l'intera via Pistoiese.

Io so che l'arch Carla Guerrini, che ho consciuto come dirigente dell'ufficio progettazione piste ciclabili, ha una visione molto chiara di come il disegno della città, delle strade e degli spazi pubblici determini il modo in cui quegli spazi sono utilizzati. Un approccio ben diverso, da quello di chi vede le strade urbane come autostrade mancate...

giovedì 8 aprile 2010

La prima volta (quest'anno)

Per la prima volta, quest'anno, ho fatto il "giro lungo" per tornare a casa dal lavoro, in bici. Con tanto di salita a Cercina e discesa su Pian del Mugnone.

Già, perchè posso farlo solo con l'ora legale, il mio giro lungo: esco dal lavoro alle 18:00 e mi servono quasi due ore di luce.

Da Quinto Basso salgo al convento di Santa Lucia alla Castellina; che ho scoperto essere "centro spirituale del ciclismo". Non è difficile capirne il motivo: la salita è breve, ma talmente ripida che la visione mistica non è affatto da escludere...

Dopo un tratto di falso piano (intervallato da un breve "muro"), alla villa La Topaia (che nome!) arriva la parte più dura: si sale a sinistra verso Cercina. E' dura. Parecchio dura. Ma alla fine ti ripaga con un panorama emozionante sulla città.

Da CicloGite

Il peggio è fatto, da qui in avanti è estasi pura, con la strada che prosegue alternando brevi salite e brevi discese.

Da CicloGite

Trovo anche il tempo per una improbabile auto-ripresa.

Da CicloGite

E guardo Fiesole illuminata dagli ultimi raggi del sole (sì, bene che mi sbrighi...).

Da CicloGite

Continuo per Cercina fino a Pian di San Bartolo. Da qui giù per una bella stradina secondaria fino a Pian del Mugnone. E poi... a casa. Stanco ma molto, molto soddisfatto.

Il tutto dalle 18:15 alle 19:50 di ieri, mercoledì 7 aprile. Abbigliamento estivo e temperatura decisamente gradevole.

martedì 6 aprile 2010

Ataf e parcheggio: buona idea!



Finalmente una cosa nel verso giusto per chi deve fare una commissione in centro e vuole usare l'auto: lascio il mezzo in un parcheggio di struttura e prendo il bus senza pagare. A patto di riuscire a tornare entro 90 minuti.

Non male. Di positivo, sicuramente, c'è che spingo la gente ad usare il mezzo pubblico ed "allontano" l'equazione che "accessibilità del centro" sia uguale ad "arrivare in centro in auto". Mi domando perchè il limite di 90 minuti; non sarebbe più semplice dire che posso usare l'autobus per tutto il periodo del parcheggio? (cioè fino al momento in cui ritiro l'auto, quando sul biglietto viene registrato l'avvenuto pagamento).

Diciamo però che se questa iniziativa è una buona risposta alle esigenze dei commercianti del centro, non migliora granchè il problema del traffico: i parcheggi sono ai bordi del centro (eccetto quello di viale Pieraccini, a Careggi), quindi non sgravano i viali dal traffico, come avverrebbe per dei veri parcheggi scambiatori.

mercoledì 31 marzo 2010

Buon lavoro, Massimo!

Ieri ho partecipato, per la quarta volta dal 2005 ad oggi, alla riunione di insediamento del consiglio direttivo di FirenzeInBici, quella che elegge presidente, vice, etc.

Ebbene, abbiamo "nominato" Massimo Boscherini (nella foto vestito da finto prete in occasione del "funerale della bicicletta") come nuovo presidente di FIAB FirenzeinBici ONLUS. Massimo sarà affiancato dal vicepresidente Francesco Baroncini, dal sottoscritto in veste di segretario e dal tesoriere Gianni Tosetti. Gli altri membri del Consiglio Direttivo sono Maurizio Da Re, Alessia Martini, Valerio Parigi, Stefano Pelli e Luca Polverini.

"L'impegno di FirenzeInBici sarà ancora quello di migliorare la ciclabilità di Firenze e di mettersi al servizio dei ciclisti fiorentini - ha dichiarato il presidente Massimo Boscherini per il comunicato stampa ufficiale - Il tavolo tecnico che stiamo per avviare con il Comune è lo strumento con il quale cercheremo di rendere i tratti di piste ciclabili una vera rete, efficace ed efficiente. Grazie al lavoro dei Soci e al forum abbiamo già raccolto una serie di segnalazioni e priorità sulle quali lavorare con l'Amministrazione. Il nostro forum e il sito www.firenzeinbici.net sono a disposizione di coloro che volessero partecipare alla costruzione di una Firenze più ciclabile."

Mi sembra che questo sarà un "bel consiglio direttivo" per FirenzeInBici; con almeno 4 membri (su 9) più giovani di me. Nel primo consiglio, di cui ero presidente, ero io il più giovane. E' importante per un'associazione poter avere un po' di ricambio... E questa volta abbiamo anche il gradito ritorno nella dirigenza di Gianni Tosetti.

martedì 30 marzo 2010

Fiorentina: ciao ciao Della Valle?



Stavo rimuginando cosa scrivere dei risultati elettorali (cosa vuoi scrivere? che perdere 4 regioni non è certo una vittoria per il centro sinistra...) quando apro la home page di Repubblica e faccio un balzo sulla sedia: i Della Valle lasciano la Fiorentina.

Caspita!

Adesso... io non sono un appassionato di calcio. La mia squadra è la Fiorentina; sono contento se vince e mi dispace quando non va bene. Ma seguo le vicende con un certo distacco. Però ero contento che la Fiorentina avesse una proprietà moderna, che intende(va) gestire la squadra come un'azienda, lontano dalle spese folli di certe "grandi", con molta voglia di investire sul lungo periodo, sui giovani, eccetera eccetera.

Poi qualcosa ha iniziato ad incrinarsi: mi è parso una maldestra forzatura il tentativo dei Della Valle di imporre alla città il progetto di cittadella, come se Firenze fosse stata in obbligo di accettare qualsiasi cosa venga dalla società viola. Poi la vicenda della convenzione con il Comune per lo stadio ed i campini (con le dimissioni di Barbara Cavandoli), infine il vergognoso tira e molla sulla riconferma di Prandelli.

Diciamo che nella mia personale pagella i Della Valle hanno perso parecchi punti, ultimamente...

lunedì 29 marzo 2010

Quale cabina sceglie?

Ieri sono stato a votare. Il "mio" seggio alla scuola Giotto non è mai stato molto affollato, ma ieri alle 11:00 abbiamo toccato il massimo. Anzi, il minimo (dell'affluenza).

Il presidente mi ha invitato a votare nella cabina che preferivo. Erano tutte vuote.

lunedì 22 marzo 2010

Fiera quaresimale

Ieri ho fatto un giro alla fiera quaresimale delle Cascine. Dopo un chilometro esatto di bancarelle, e non so quanti spintoni, si ha l'impressione un po' straniante di aver visto 10 volte lo stesso mercato; come aver percorso una sorta di lungo loop in cui ricorrevano continuamente le stesse bancarelle, per lo più di vestiario. Gli altri generi gettonati erano le calzature e un po' di articoli per la casa. Il settore alimentare era rappresentato quasi esclusivamente da porchettari (con le loro salsicce alla piastra) e bancarelle di brigidini e dolciumi.

Poche le eccezioni alla regola: l'ortolano, il venditore di miele, quello dei formaggi... Ma davvero poche su un chilometro di mercato.

Mi domando: perchè un'offerta così piatta ed uniforme? Sono i venditori che non osano proporre cose diverse? sono gli acquirenti che sono disposti a comprare "per strada" solo il capo di abbigliamento da pochi euro?

(Foto di Valanelli)

martedì 16 marzo 2010

Nuova ipercoop a Scandicci


Se ne scoprono sempre di nuove: non sapevo che a Scandicci sta per sorgere una nuova Ipercoop in sostituzione di quella di Lastra a Signa, che sarà "degradata" a semplice supermercato.

L'area è quella del vecchio casello autostradale di Scandicci. Dalla foto sopra non ho avuto difficoltà ad individuare l'area con Google Earth (chi volesse vedere, può scaricarsi il KML di Google Earth).

Naturalmente cercando in rete si trovano notizie su vari siti:
Comune di Scandicci
Lavoratori coop
Blog dei lavoratori unicoop

sabato 13 marzo 2010

La ZTL vetero-comunista


Ieri pomeriggio, approfittando del fatto di essere uno scioperato (ho aderito allo sciopero dell CGIL) sono andato al convengo "in giro per il centro".

Ho trovato veramene poco condivisibili gli interventi di Mario Preti (di cui ho ascoltato solo la parte finale) e Francesco Re. Questo ultimo, in particolare, ha messo in fila una serie di argomentazioni che mi hanno lasciato veramente basito. Mi sono appuntato le seguenti (fra parentesi quadre i miei commenti):
  • la ZTL è un provvedimento tampone (nel senso di emergenziale) di tipo vetero sovietico e quindi deve essere superata [ma si è ben guardato dallo spiegare come]
  • le classi basse sono escluse dal centro storico
  • le ferrovie non sono interessate a fare le stazioni ferroviarie
  • la fermata ferroviaria alla Leopolda è un'assurdità voluta dalle ferrovie [tutti sanno invece che fu voluta dal comune di Firenze, sul fatto che non serva a molto si può anche concordare)
  • il degrado del centro storico dipende dalla ZTL
  • nessuno ha pensato ad un grande parcheggio scambiatore a Rifredi [a parte il non trascurabile particolare che manca lo spazio, dovrei capire da quando in qua si fanno i parcheggi scambiatori all'interno della città!]
Ho trovato invece molti punti di sintonia con l'intervento del prof Francesco Alberti, che non conoscevo ma che ho avuto modo di apprezzare. Ha detto un chiaro no al fatto che il centro di Firenze vada verso l'essere una sorta di "parco a tema" del rinascimento. Ha citato l'esempio di York sulla gerarchia degli utenti della strada (nell'ordine: pedoni, ciclisti, utenti trasporto pubblico, utenti altri mezzi pubblici (taxi, etc) e poi gli altri.

Infine ha preso la parola un febbricitante assessore Massimo Mattei, che non ha perso l'occasione di ricordare lo scarso decoro in cui viviamo a Firenze (anche negli incontri non pubblici la aprola "decoro" la infila sempre, per ricordare che la sua prima delega è al decoro cittadino. Alcuni passaggi che ho trovato interessanti:
  • non tutte azzeccate le scelte del passato, ad esempio i parcheggi di struttura che sono vuoti; "se in piazza Alberti non si danno via i posti nemmeno ad 80 euro al mese, vuol dire che c'è qualcosa di sbagliato"
  • i cittadini sono anarchici, nel senso che fanno come vogliono e non si riesce ad indirizzarli
  • "credo che la bicicletta sia il mezzo migliore per girare a Firenze, ma devo ammettere che è piuttosto difficile"; segue alcuni esempi di difficoltàà, tra cui la pista interrotta in via Cavour
  • accento sulle bici parcheggiate ogni dove che sono poco decorose ed un ostacolo per gli invalidi
  • non capisco perchè non si sia pensato a ciclostazioni anche alle prinicipali fermate del tram
  • sul tram al Duomo, "forse potete anche riuscire a convincermi che sia giusto far passare il tram dal Duomo; ma non credo che riuscirete a far cambiare idea al sindaco"
  • la precedente amministrazione è stata lontana dal confronto con i cittadini

mercoledì 10 marzo 2010

Alla faccia dei no-tram!



Le tram-bufale di Razzanelli & Co. si stanno dimostrando per tali (bufale). Non so quante persone mi hanno detto "è vero, non è per niente simile ad un treno" (anche nella variante Spiniana "Eurostar al Duomo"). Il bello è che Razzanelli sapeva benissimo che sarebbe arrivato questo momento: infatti da un po' di tempo ha deciso di occuparsi d'altro (sottoattraversamento TAV).

Adesso si sta dimostrando falsa anche l'affermazione che era meno difficilmente smentibile a priori: che sarebbe stato impossibile raggiungere i 40 milioni di passeggeri in 10 anni previsti dal contratto di servizio tra Comune e Gest. A conti fatti, ciò significherebbe una media di circa 10mila passeggeri al giorno). Già adesso il tram trasporta 18mila passeggeri al giorno; nonostante le frequenze e gli orari siano ancora lontani da quelli definitivi e nonostante che sia ancora da fare la rivoluzione delle linee ATAF (che porteranno passeggeri al tram invece di fargli "concorrenza").

lunedì 8 marzo 2010

Un'ora in bici e... quante meraviglie!

Ogni volta mi sorprendo di quanto sia bella Firenze e di come basti pochissimo per uscire dalla città e trovarsi in posti meravigliosi. In appena un'ora, ieri, sono salito con la bicicletta da via Fortini a Santa Margherita a Montici (zona del Pian dei Giullari) , per poi "girare intorno" ad Arcetri, sbucare al Poggio Imperiale e scendere a Porta Romana.

Ecco alcune "testimonianze" fotografiche, in attesa di mettere questo breve percorso sulle Florence Bike Pages.

Da CicloGite
Salendo da via Fortini a Santa Margherita a Montici


Da CicloGite
Sullo sfondo, la Certosa di Firenze;
che da qui, sembra immersa nella natura selvaggia


Da CicloGite


Da CicloGite

giovedì 4 marzo 2010

Ho (ri)incontrato Matteo Renzi

Ieri sera ho partecipato all'incontro con Matteo Renzi, come parte della delegazione di FirenzeInBici. Si trattava del round di ritorno, dopo che il sindaco aveva già incontrato le associazioni di ciclisti lo scorso 17 novembre. In quell'occasione avevo illustrato al sindaco una presentazione PowerPoint sulle molte questioni aperte in merito di ciclabilità. Questa era la volta delle risposte.

L’incontro è iniziato alle 21:30, quando è arrivato nella sala di Lorenzo un Matteo Renzi febbricitante, insieme all’assessore Massimo Mattei, al dirigente della mobilità Vincenzo Tartaglia, al super-dirigente Giacomo Parenti, al comandante dei vigili urbani Massimo Ancillotti ed al consigliere comunale (pattista) Giampiero Gallo, peraltro socio di FirenzeInBici. Oltre FirenzeInBici era presente una delegazione di ACC ed e Sergio Signanini, in veste di consulente ciclistico del sindaco.

Matteo Renzi, che stava visibilmente poco bene, ha detto subito che avrebbe dato le risposte che ci si aspettava da lui, ma subito dopo avrebbe preso la via di casa. Segue un rapido elenco delle principali risposte arrivate dal sindaco.

Delle questioni ciclistiche si occuperà l’assessore Mattei; dirigente di riferimento sarà Vincenzo Tartaglia (che è dirigente di tutta la mobilità); non ci sarà quindi un ufficio bici con un dirigente dedicato. Anche il tavolo tecnico (tra amministrazione ed associazioni di ciclisti) è affidato a Tartaglia, si segnalano come argomenti da trattare nello specifico, nell’immediato, lo snodo Lavagnini-Strozzi; la zona di via Arazzieri.

C'è una apertura sul transito bici sulle corsie preferenziali: le associazioni di ciclisti sono chiamate a fornire un elenco di corsie preferenziali in cui considerano irrinunciabile il transito delle biciclette. Vale a dire quelle situazioni in cui il transito sulla corsia dei bus è il solo modo per cucire un itinerario ciclabile.

La questione delle bici sui tram presenta due problemi: sicurezza e capienza. Il problema della capienza può essere facilmente risolto limitando il trasporto bici alle ore non di punta; sul profilo della sicurezza il discorso è più complesso; iol sindaco ha fatto questo esempio: se (a causa di una frenata) una bici cadesse e facesse male a qualcuno, la responsabilità sarebbe del conducente; in alcune città la cosa è stata risolta affidando alla discrezionalità del conducente il far salire le bici o meno; la cosa piace poco; Renzi chiede alle associazioni di indagare per individuare quali soluzioni, già adottate in altre città, consentire di superare questo problema

Sul versante delle piste ciclabili, è stato annunciato il completamento del percorso ciclabile da piazza Ferrucci a piazza Pier Vettori, nell'ambito del quale sarà affrontato anche il problema dell’attraversamento del ponte San Niccolò; sono previsti altri 2,4km di pista ciclabile da Sorgane al viale Michelangiolo; ci sono 70.000 euro per le ciclo stazioni a Campo di Marte e Rifredi; sono previsti 700 posti bici a Santa Maria Novella; realizzazione di una pista ciclabile lungo il percorso della linea 1.

Inoltre Renzi ha detto che ad aprile sarà inviato ai cittadini un documento sul bilancio comunale, in cui saranno evidenziati gli investimenti per la ciclabilità.

Sul tema della pulizia delle rastrelliere e rimozione dei rottami è pressochè unanime il consenso alla proposta di FirenzeInBici di una pulizia mensile con rimozione.

martedì 2 marzo 2010

TAV: ha senso protestare?


Pur con tutta la stima che ho per Ornella De Zordo, una delle poche voci a "cantarla giusta" su tanti argomenti, mi domando se abbia senso proporre oggi alternative al sottoattraversamento TAV.

Non dico che le critiche al progetto non siano giuste, non entro nel merito; ma se era troppo tardi a luglio scorso, quando a proporre cambiamenti era il sindaco di Firenze, che senso ha continuare oggi con le "proposte alternative"?

Il punto, oggi, è che eventuali danni provocati dallo scavo del tunnel ricadano al 100% sulle spalle di chi quel tunnel scava; non dei cittadini che ci abitano sopra!

venerdì 26 febbraio 2010

ZCS... a cosa servono, fatte cosi?

Giù la maschera sulla questione ZCS! Nell'ultimo comunal-comunicato si legge che saranno riattivate le carte lavoro (che danno diritto a tariffe molto agevolate per i pendolari) "con l’obiettivo di non penalizzare i pendolari che utilizzano l’auto per recarsi a lavoro".

Questo sconfessa totalmente la politica delle ZCS, il cui scopo era proprio quello di penalizzare l'uso del mezzo privato in favore del mezzo pubblico o della bici (Matulli l'ha sempre messa in maniera più elegante, ma questo era il succo).

Sappiamo che le auto dei pendolari che vengono da fuori città sono "la goccia che fa traboccare il vaso" della mobilità; anzi, sono ben più di una goccia, visto che pesano per quasi la metà del traffico cittadino. Da questa considerazione consegue che i pendolari auto-muniti sono i primi che devono essere fermati. La ZCS è lo strumento scelto dalla precedente giunta per farlo.

Le ZCS sono state svuotate di significato una prima volta con l'abolizione dei controlli da parte dei "vigilini"; adesso sono rese sostanzialmente inutili dalla re-introduzione delle carte lavoro... Mi domando che cosa aspetta Renzi ad abolirle. Non sarei certo contento; ma le cose o si fanno per bene, oppure è inutile farle. Un ibrido così non serve a nessuno!

martedì 23 febbraio 2010

Leopolda: rimediato l'attraversamento


Alla Leopolda è stato rimediato il problema che avevo segnalato, del mancato collegamento pedonale con la fermata del tram. Ecco infatti un semaforo pedonale nuovo di pacca.

Si noti che il percorso finisce contro la ringhiera del marciapiede del tram, che deve essere aggirata. Non so se apriranno il passaggio: sarebbe comodo per chi va in direzione Scandicci, ma potrebbe portare ad un attraversamento pericoloso chi invece va verso Santa Maria Novella. Comunque sia, è evidente che si tratta di un'aggiunta dell'ultimo momento (ci si domanda come mai non ci avessero pensato prima!)


Intanto va segnalato che i comuni del Mugello non sono affatto contenti dello spostamento dei bus extraurbani alla Leopolda.

lunedì 22 febbraio 2010

Tram al duomo: l'avevo detto, io...


Finalmente si torna a parlare di far passare il tram da piazza del Duomo. Sembrava che la pedonalizzazione della piazza avesse chiuso definitivamente l'argomento; invece il presidente della provincia Andrea Barducci ha rilanciato l'ipotesi.

In realtà nel mio post del 22 ottobre scorso dicevo proprio che la pedonalizzazione della piazza del Duomo poteva essere il miglior presupposto per il passaggio del tram sull'itinerario originariamente previsto. E dicevo che non c'erano sostanzialmente alternative: la sola teoricamente possibile, via XXVII aprile, non è cantierizzabile se non estromettendo il bus dal centro per tutta la durata dei lavori.

venerdì 19 febbraio 2010

Blocco del traffico, sorpresa di Renzi

Stavo pensando di scrivere un post dal tono "i comuni del nord fermano il traffico per inquinamento, perché a Firenze no?", quando leggo su Facebook che Renzi pensa di aderire.


Riporto il testo: "Matteo Renzi pensa che Firenze aderirà all'iniziativa delle città del nord col blocco del traffico per il 28 febbraio. Sia chiaro: concretamente non serve a nulla. Perché le misure utili, su cui stiamo lavorando, sono quelle di cambiare i bus, fare le piste ciclabili, fare la bretella, fare un investimento su elettrico e sostenibilità, su treni e tramvie. Ma se le città danno un segnale, è giusto che anche Firenze risponda..."

Bene così.

Però al mio post avrei aggiunto che i blocchi del traffico di domenica servono a poco, sia dal punto di vista della riduzione dell'inquinamento (la domenica il traffico è molto minore), sia dal punto di vista educativo (non incidendo sulle abitudini delle persone).

Osare un blocco di traffico di giorno feriale, no? Sarebbe proponibile?

martedì 16 febbraio 2010

Verdini, il Giornale e le virgolette scomparse

Povero Verdini! Indagato anche se è estraneo ai fatti. Ma sono proprio dei cattivoni questi magistrati! Cattivoni e comunisti, ovvio.

Questo è quello che sembra leggendo la civetta de Il Giornale: VERDINI INDAGATO MA ESTRANEO.

La Repubblica riporta correttamente il succo della notizia: VERDINI INDAGATO PER CORRUZIONE - "SONO ESTRANEO".

Penso che sia chiara la differenza: Repubblica, con l'uso del virgolettato, ci informa che Verdini si proclama estraneo ai fatti. Il Giornale, senza le virgolette, dice che è estraneo. E quel "ma"!? Non instilla dubbi sulla correttezza di chi lo indaga?

giovedì 11 febbraio 2010

Stazione bus a Porta al Prato: ecco cosa manca (tutto)

Cari amici, benvenuti, questo è un tour guidato della prossima ventura stazione degli autobus extraurbani di Firenze, nei pressi della stazione di Porta al Prato. Vedremo insieme cosa c'è a Porta al Prato (poco) e ci faremo una idea di cosa non c'è (molto).

La stazione dei bus sarà, da quanto è dato di capire, nella nuova viabilità nata a fianco della antica stazione Leopolda.


La foto sopra è ripresa dando le spalle al viale dove scorre il traffico verso il ponte alla Vittoria; l'edificio che si intravede sulla sinistra è la ex-stazione Leopolda; a fianco la fermata ferroviaria Porta al Prato (sotto l'insegna blu). Il grande edificio al centro è un albergo.


Ci avviciniamo un po' alla rotatoria di fronte all'albergo; al di sotto della rotatoria sorge un grande (e probabilmente inutile) parcheggio sotterraneo; il casotto sulla sinistra sulla sinistra alloggia gli ascensori e la cassa del parcheggio, lacio rampa di uscita si intravede sulla destra. Il vialone al centro è l'unica area papabile come "stazione dei bus".


Lo vediamo meglio in questa immagine. Dovrebbe essere qui la "stazione dei bus", a meno che non si pensi di usare l'area ferroviaria al di là della rete sul lato sinistro della strada, attualmente usata come parcheggio sterrato.


Come dire... il deserto. Niente bar, niente biglietterie, niente sale d'aspetto, niente di niente. Ma almeno è vicino alla fermata del tram, direte voi, con cui arrivo in un attimo a Santa Maria Novella. Mah! vediamo...


E' vero: la fermata del tram è proprio di fronte alla stazione Leopolda; peccato solo che ci sia di mezzo un viale trafficatissimo; nessun sottopasso, nessuna passerella, nessun passaggio pedonale (che sarebbe da suicidio, senza semaforo). Per arrivare alla Leopolda bisogna "scendere" fino alla Porta al Prato e tornare indietro.


Il percorso diretto sarebbe quello blu; in giallo quello che si dovrà fare. In tutto 250m. Non è la fine del mondo, ma è pure sempre un quarto di km. Far fermare il tram davanti alla stazione ferroviara è certamente una buona idea. Ma se poi non si permette alla gente di andare dalla fermata del tram alla stazione e viceversa... a che cosa serve?

Approposito di stazione, direte voi, "almeno posso raggiungere le altre stazioni fiorentine in treno...". Insomma, rispondo io... come si può vedere dalla tabella sottostante, non sono poi molte le stazioni collegate, e nemmeno così importanti (mi perdonino gli amici delle Piagge...).











Campo di MarteNO
CastelloNO
CureNO
PiaggeOgni 60 minuti
RifrediNO
RovezzanoNO
SalviatiNO
San Marco VecchioNO
Santa Maria NovellaNO
StatutoNO

martedì 9 febbraio 2010

M'illumino di meno, pedalo di più

Anche l'associazione FIAB FirenzeInBici onlus aderisce all'iniziativa "M'illumino di meno - La giornata del risparmio energetico", promossa trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su Rai Radio 2, in programma venerdì 12 febbraio prossimo.

Da sempre i ciclisti danno una mano all'ambiente ed alla qualità dell'aria. Chi sceglie la bici si sposta senza provocare emissioni di anidride carbonica, aiuta a diminuire il traffico, rende la città più pulita, più gradevole, più salubre e più bella.

FirenzeInBici invita tutti i cittadini a prendere la bicicletta, venerdì 12 febbraio. L'invito è rivolto soprattutto a coloro che normalmente non la usano, o la usano poco. Potrebbe essere un'esperienza sorprendentemente piacevole, provare ad usare la bici per effettuare uno spostamento che di solito si compie in auto o in moto. E sicuramente farà bene all'ambiente.

Tutti coloro che useranno la bici, venerdì 12 febbraio, sono invitati a "dichiarare" quanti chilometri faranno sul sito di FirenzeInBici, usando l'apposito modulo.
http://www.firenzeinbici.net/attivita/milluminodimeno.aspx

Sul sito è presente un contatore che, in tempo reale, informa i visitatori sul numero complessivo di km percorsi e la quantità di anidride km risparmiata rispetto a quanta ne sarebbe stata emessa percorrendo la medesima distanza in automobile.

ATTENZIONE: quando sei in bicicletta, illuminati di meno solo metaforicamente. Non rinunciare ad essere visibile di notte verificando che le luci siano funzionanti ed i catadiottri della tua bicicletta siano a posto (su pedali, ruote e parafango posteriore). Meglio ancora indossare un gilet ad alta visibilità.

giovedì 4 febbraio 2010

Invece della multa un solenne rimprovero


"In campagna elettorale - ha spiegato Renzi - avevo detto che avrei tolto le ganasce, e adesso lo faccio. La trovavo una pratica negativa nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione".

Bene... Mi fa piacere...

Dopo che il pagamento della sosta nelle ZCS è affidato al buon cuore degli automobilisti (che tanto nessuno controlla, da quando non ci sono più i vigilini), adesso anche lasciare l'auto di notte ad intralciare la pulizia diventa cosa da poco: 36 euro, se proprio va male...

Mi viene però il sospetto che anche le multe potrebbero essere delle "pratiche negative". Mica è contento uno, quando prende una multa. No?

Allora ecco la mia proposta: basta con le multe! I vigili si limitino ad un solenne rimprovero del trasgressore; e niente verbale, se promette di non farlo più.

martedì 2 febbraio 2010

Vigili agli incroci? spariti!


Locchi, consigliere comunale del PDL, mi ha preceduto. Eh sì, anch'io mi ero accorto che erano spariti i vigili urbani che dovevano presidiare gli incroci più frequentati. Quanto meno dagli incroci da cui passo io...

Peraltro, consiglio di leggere l'interrogazione di Locchi: parrebbe che i vigili avevano l'incarico di... stare a guardare e basta.

Ma possibile, mi domando io, che le politiche per la mobilità siano di così corto respiro? Il provvedimento, varato il 16 ottobre 2009, è già carta straccia? I vigili erano inutili? I turni di lavoro insostenibili? fa troppo freddo per presidiare gli incroci?

Scusate, ma veramente non capisco...

venerdì 29 gennaio 2010

Ricorsi delle multe: dovè il problema?


Leggetevi questo comunicato di alcuni consiglieri del PDL: dicono che i costi sostenuti dal Comune sui ricorsi delle multe sono troppo alti; circa 10.000 euro al mese.

Vi sembra tanto? a loro sembra tanto. Più avanti si legge che in tre anni su 27.334 ricorsi ne sono stati accolti dal giudice di pace 3.150 (di altri 26.339 ancora non si conosce l'esito).

Dov'è il problema? Il Comune ha avuto ragione nell'88% dei casi in cui i cittadini hanno fatto ricorso; considerando che i ricorsi sono sicuramente una piccola percentuale del totale delle multe fatte, da questi dati sembrerebbe che la polizia municipale sbagli pochissimo, in realtà.

martedì 26 gennaio 2010

Convenzione Fiorentina: cosa resterà di questa vicenda?


Avevo detto che sarebbe finita a tarallucci e vino, ma non avrei immaginato così presto: a pochi giorni dalle dimissioni di Barbara Cavandoli, ecco che torna Renzi e la convenzione è bell'e firmata.

Dei punti su cui si sarebbe consumata la rottura, sui tre meno importanti ha ceduto la Fiorentina (convenzione di 6+6 anni e non 6+6+6+6, niente riduzione dell'affitto in caso di Serie B, ristrutturazione campini subito e non entro il 2015). Sulla questione più di sostanza, quella della manutenzione, parrebbe invece che abbia ceduto il comune (che continua ad accollarsi la gestione del manto erboso). E questo mi sembra veramente poco logico.

Ma cosa resterà di questa vicenda? dopo le parole grosse, con Della Valle che in TV si dice offeso da Renzi, le dimissioni di un assessore... possibile che poi in due balletti sia andato tutto a posto? Il Comune si è calato le braghe sì o no?

Comunque sia, continuano a frullarmi in testa le parole di Barbara Cavandoli: "Non vedo più il sogno, non riesco a vederlo più".

lunedì 25 gennaio 2010

Be stupid


Ieri mattina ero fermo al semaforo, al ritorno da un breve giro in bici, quando vedo passare un autobus con lo strano cartello pubblicitario che si vede sopra. "BE STUPID", diceva. Mi volto verso il fighetto alla guida del SUV a fianco e penso che alcune persone non hanno alcun bisogno di incoraggiamenti...

Aguzzando la vista riesco a scorgere, piccolo piccolo, il marchio sul cartello pubblicitario: Diesel. Marchio (anzi, chiedo scusa "brand") della moda; giovanile ma non troppo.

E' abbastanza logico, in effetti, che un marchio di moda inviti i propri clienti ad essere stupidi. Come altrimenti riuscirebbero a convincerli, ad esempio, che è del tutto normale che un paio di jeans strappati e logorati costino più di un paio "normali"? o che il prezzo giusto per i pantaloni in tela di Genova (da cui "jeans") si aggira sui 200 euro? e ancora che le ragazze devono indossare sandali senza calze anche in pieno inverno?

Si potrebbe andare avanti a lungo, ahimè...

venerdì 22 gennaio 2010

Senza Cavandoli finirà a tarallucci e vino?


E' due giorni che volevo scrivere questo post, ma sono stato preso da altre cose. Mercoledì mattina, mentre venivo al lavoro in bici, rimuginavo sulla faccenda delle dimissioni dell'assessore Cavandoli. La prima delle cose strane è che a 2 giorni di distanza non sia cambiato nulla, nella vicenda; di solito queste faccende hanno evoluzione abbastanza rapida...

Evidentemente nessuno osa esporsi finchè non si sarà capito quale è la posizione di Renzi (che è negli USA).

Martedì avevo letto la lettera di dimissioni di Barbara Cavandoli, che mi era sembrata molto circostanziata e sostanzialmente condivisibile. Tanto che mentre pedalavo mi dicevo: "appena arrivo in ufficio, troverò sicuramente in rete un comunicato con cui il sindaco respinge le dimissioni". Sarebbe stato un gesto politico dal significato ben preciso, con cui Renzi avrebbe sposato senza riserve la linea seguita dal suo assessore.

Così non è stato. Al contrario, il laconico comunicato del vicesindaco (che, essendo il sindaco assente, ne fa le veci) accetta le dimissioni anche se "non le condivide" (senza spiegare se non condivide l'atto di dare le dimissioni o la motivazione che a quelle dimissioni ha portato).

L'altra cosa che pensavo è "voglio proprio vedere cosa risponderà la Fiorentina!". La risposta non si è fatta attendere, ma l'ho trovata decisamente fiacca: minimizza le ragioni del contendere senza però entrare veramente nel dettaglio, soprattutto sulla questione che la Fiorentina stessa giudica come sostaziale (gli oneri di manutenzione): è liquidata come troppo complessa per essere affrontata brevemente.

Ho l'impressione che i problemi ci siano davvero; ma mi dà anche l'idea che tutto finirà a tarallucci e vino, per dirla brutalmente, senza la Cavandoli tra i piedi.

lunedì 18 gennaio 2010

Buon lavoro, Giampiero!

Questa è veramente una buona notizia, almeno per me: da oggi siede in Consiglio Comunale Giampiero Gallo. Con appena qualche mese di ritardo, sono stati riconosciuti gli errori di trascrizione delle preferenze che lo avevano escluso dalla lista degli eletti nella Lista Matteo Renzi. (Su Facebook i suoi ringraziamenti immaginari)

Sono contento non solo perché Giampiero, insieme a tutta la sua famiglia, è un ciclista convinto ed uno dei primi soci di FirenzeInBici (hanno le tessere in un intorno del numero 30; mentre adesso siamo alla 560)... Non solo per questo. Ho avuto occasione di conoscere Giampiero sia prima della campagna elettorale, sia dopo, e devo dire che ho avuto modo di apprezzare una persona veramente positiva e disponibile.

Adesso che Giampiero siede in consiglio comunale potrà mettere queste sue qualità al servizio della città, e sono sicuro che farà bene.

Mi rendo conto che forse sono ingiusto nei confronti del consigliere che esce (Antonio De Crescenzo), ma io non lo conosco. Conosco invece Giampiero... so che è bravo... e quindi sono contento. Che ce devo fa'?

giovedì 14 gennaio 2010

Caso Carlotta Fondelli: siamo alle minacce?

Stanno accadendo cose incomprensibili, come la lettera mintoria ricevuta dal padre di Carlotta Fondelli (la ragazza uccisa lo scorso luglio in un incidente stradale con un'auto della Polizia Municipale).

La Nazione segnala anche che venerdì alcuni automobilisti hanno visto una signora che stracciava lo striscione in ricordo di Carlotta che si trova sul luogo dell'incidente; lo striscione che credo a tutti i fiorentini sia capitato di vedere all'angolo tra viale Amendola e viale Duca degli Abruzzi.

Possibile che siano solo mitomani senza alcuna pietà umana? o c'è qualcos'altro sotto? a chi giova tutto ciò?