martedì 13 aprile 2010

Via Pistoiese: incriminerei quelli a cui sta bene così


Mi ha colpito la notizia delle indagini a carico dell'arch. Carla Guerrini, in merito all'incidente di via Pistoiese. Lo avevo già scritto: via Pistoiese è una strada pericolosa. Del resto basta passarci per capirlo: troppo stretta per essere a 4 corsie (capita di vedere mezzi affiancarsi con manovre millimetriche sul filo dei 70 km/h, quando il limite è 50) e troppo larga per essere a 2 corsie. Ed infatti invita a correre.

Via Pistoiese è l'ideale candidata per una serie di interventi che servano a ridurre la velocità dei mezzi in maniera strutturale. Si chiama "moderazione del traffico". La prima idea base è che la velocità troppo elevata sia al contempo causa di incidenti ed anche motivo di maggiore gravità quando questi si verificano. La seconda idea base è che per limitare la velocità i cartelli servano a poco, è invece necessario disegnare la strada in modo che gli automobilisti siano "naturalmente" portati ad andare più piano.

Ci sono molti sistemi: restringimento delle carreggiate, imporre traiettorie curvilinee a corsie disassate, rotatorie, restringimenti, etc. A volte anche dossi, ma solo per proteggere gli attraversamenti pedonali.

Le rotatorie e il cordolo centrale in alcuni tratti di via Pistoiese erano un buon inizio, ma andrebbe incriminato chi non ha voluto portare avanti una operazione di ridisegno della sede stradale che riguardi l'intera via Pistoiese.

Io so che l'arch Carla Guerrini, che ho consciuto come dirigente dell'ufficio progettazione piste ciclabili, ha una visione molto chiara di come il disegno della città, delle strade e degli spazi pubblici determini il modo in cui quegli spazi sono utilizzati. Un approccio ben diverso, da quello di chi vede le strade urbane come autostrade mancate...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Rallentare... ok ma di quanto?

Più rallentiamo e meno incidenti abbiamo! Allora rallentiamo tutti a 10Km/h ?

Un'ottima idea o il blocco dell'economia del paese?

Luca ha detto...

Andare più lentamente in ambito urbano, specialmente in strade pericolose, per te significa bloccare l'economia? E' così che ragioni? Va bene vedere tutto bianco o tutto nero...ma qui si esagera!
Città e paesi molto più evoluti di noi dal punto di vista economico attuano strategie di moderazione del traffico e della velocità ben più rigide. La loro economia funziona benissimo e i bambini possono tornare a casa a piedi da soli dalle scuole senza che qualcuno li spazzi via....

Gianni ha detto...

Gli studi dicono che nelle zone residenziali 30 km/h sono una velocità "sicura" (nel senso che minimizza sia gli incidenti che le conseguenze degli stessi). Infatti si parla di "zone 30".

E' evidente però che via Pistoiese ha caratteristiche ed esigenze diverse, per cui IMHO gli interventi di moderazione dovrebbero essere calibrati sulla velocità di 50km/h (in pratica si tratterebbe di disegnare la strada in modo tale da costringere gli automobilisti a rispettare il limite che, oggi, esiste solo in teoria).