
Si scatena oggi il dibattito sulla costruzione di una moschea a Firenze. A quanto pare, i consiglieri del centro destra Alessandri e Stella non vogliono la nuova(vedi nota) moschea... Questo però non possono dirlo, perché sarebbe polticamente poco corretto; allora ricorrono ad una serie di argomentazioni degne della migliore arrampicata sugli specchi. I due prodi (con la p minuscola) consiglieri riescono a scomodare, nell'ordine:
- la reciprocità internazionale della libertà di culto;
- la libertà di culto sancita dalla Costituzione; (appunto...)
- le difficoltà (?) di chi si converte dall'islam al cristianesimo;
- la necessità di restaurare molte piccole chiese;
- infine, l'immancabile "perdita della nostra identità e delle nostre tradizioni".
Nota: in effetti dalla frase andrebbe eliminata la parola "nuova": mi risulta che i musulmani fiorentini attualmente si riuniscano per pregare non in una vera e propria moschea (un edificio nato per quello scopo) ma in un ex "fondo" commerciale.
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