sabato 10 gennaio 2009

Troppo poche le rotatorie in via Pistoiese


Ieri sera guardavo al TG3 il servizio sulla giornata di lutto cittadino (oggi) per la morte delle due ragazze nello spaventoso incidente di via Pistoiese. "Vuoi vedere che diranno che l'incidente è stato causato dalla rotatoria?" mi dicevo. E così hanno detto, più o meno.

In realtà in via Pistoiese le rotatorie sono troppo poche. I principi della "moderazione del traffico" prevedono che le strade siano disegnate in maniera da costringere le automobili ad andare più piano. Questo si ottiene sostanzialmente in due maniere: riducendo l'ampiezza della carreggiata e rendendo la carreggiata meno rettilinea. Le rotatorie rispondono a questo secondo criterio.

Via Pistoiese è una strada ampia (quasi ovunque possono transitare due auto affiancate per senso di marcia) e costituita da un unico rettilineo di quasi 4 chilometri. Su una strada così, nemmeno il guidatore più prudente riesce a limitare la velocità a 50 km/h in assenza di traffico che lo rallenti (come di notte, quando è avvenuto l'incidente in cui hanno perso la vita le due ragazze).

Cosa bisognerebbe fare? Applicare quanto previsto da ogni buon manuale di moderazione del traffico, cioè riorganizzare la strada riducendo le carreggiate di marcia in varie maniere: isola al centro, area di sosta su un lato, area di sosta sull'altro, inframezzate le une alle altre in modo da dare alla carreggiata un andamento non rettilineo. Realizzare inoltre frequenti rotatorie e mini-rotatorie che costituiscono ulteriori rallentamenti. Visto che all'estero funziona, funzionerà anche a Firenze. Mica siamo speciali, noi...

1 commento:

andros.it ha detto...

Un po' speciali lo siamo: lo rotatorie nostrane sembrano progettate da stilisti, piu' che da ingegneri.
Del problema se ne occupo' anche Report, nella puntata del 15.04.2007 (http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1071761,00.html).