mercoledì 30 dicembre 2009

Si torna a parlare di corsie preferenziali


Finalmente si torna a parlare di corsie preferenziali per i bus! Il presidente di ATAF Bonaccorsi ha scoperto l'acqua calda, affermando che nei giorni prima di Natale i bus accumulavano ritardi spaventosi perchè rimanevano bloccati nel traffico (Controradio, "Ben scavato vecchia talpa" del 23 dicembre, scarica MP3).

D'altronde ero stato facile profeta a denunciare l'assurdità dei percorsi del 14 e del 23, che difatti saranno cambiati; La Nazione ci dice anche come: con una nuova mega corsia preferenziale (sui viali? parrebbe...).

Che le corsie preferenziali siano uno strumento indispensabile per districare il servizio di bus è talmente evidente che ci si stupisce che non siano state realizzate da tempo. Del resto i sandacati di ATAF hanno sempre detto che lo stato pietoso del servizio è da imputare soprattutto alla assenza di corsie per i bus. Ma il Comune di Firenze non le ha mai realizzate, nemmeno quando si era impegnato a farlo (10 km doveva fare la giunta Domenici 2).

Il guaio è che come si parla di sottrarre qualche metro quadro di strada alla libera circolazione (o alla sosta) per dedicarlo al mezzo pubblico avviene una mezza insurrezione di negozianti ("non si ferma più nessuno") e abitanti ("non posso più parcheggiare sul portone di casa"). Per le piste ciclabili avviene la stessa cosa.

Anche stavolta il teatrino è già iniziato: il consigliere Torselli (PDL) dice che la corsia preferenziale del viale dei Mille non funziona perché i bus rimangono imbottigliati dopo al ponte del Pino. Torselli, invece di chiedere che sia migliorata la percorribilità dei bus al ponte del Pino, in modo da far funzionare la busvia del 17, cosa chiede? smantellare tutto e rimettere le cose come stavano prima, perché, si sa, si stava meglio quando si stava peggio.

2 commenti:

Aldo Piombino ha detto...

come non essere d'accordo con te?

Artemisia ha detto...

Ho sentito anch'io quella trasmissione. Secondo me si vuole fare le nozze con i fichi secchi. Se la tramvia non c'e' e non si vuole scoraggiare il traffico privato, il trasporto pubblico non puo' che peggiorare. Non c'e' versi.
D'altra parte il traffico privato non si tocca perche' e' antipopolare... e allora schiattino i disgraziati che prendono il bus (tra cui io).
Buon anno Gianni!