lunedì 25 gennaio 2010

Be stupid


Ieri mattina ero fermo al semaforo, al ritorno da un breve giro in bici, quando vedo passare un autobus con lo strano cartello pubblicitario che si vede sopra. "BE STUPID", diceva. Mi volto verso il fighetto alla guida del SUV a fianco e penso che alcune persone non hanno alcun bisogno di incoraggiamenti...

Aguzzando la vista riesco a scorgere, piccolo piccolo, il marchio sul cartello pubblicitario: Diesel. Marchio (anzi, chiedo scusa "brand") della moda; giovanile ma non troppo.

E' abbastanza logico, in effetti, che un marchio di moda inviti i propri clienti ad essere stupidi. Come altrimenti riuscirebbero a convincerli, ad esempio, che è del tutto normale che un paio di jeans strappati e logorati costino più di un paio "normali"? o che il prezzo giusto per i pantaloni in tela di Genova (da cui "jeans") si aggira sui 200 euro? e ancora che le ragazze devono indossare sandali senza calze anche in pieno inverno?

Si potrebbe andare avanti a lungo, ahimè...

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