venerdì 22 gennaio 2010

Senza Cavandoli finirà a tarallucci e vino?


E' due giorni che volevo scrivere questo post, ma sono stato preso da altre cose. Mercoledì mattina, mentre venivo al lavoro in bici, rimuginavo sulla faccenda delle dimissioni dell'assessore Cavandoli. La prima delle cose strane è che a 2 giorni di distanza non sia cambiato nulla, nella vicenda; di solito queste faccende hanno evoluzione abbastanza rapida...

Evidentemente nessuno osa esporsi finchè non si sarà capito quale è la posizione di Renzi (che è negli USA).

Martedì avevo letto la lettera di dimissioni di Barbara Cavandoli, che mi era sembrata molto circostanziata e sostanzialmente condivisibile. Tanto che mentre pedalavo mi dicevo: "appena arrivo in ufficio, troverò sicuramente in rete un comunicato con cui il sindaco respinge le dimissioni". Sarebbe stato un gesto politico dal significato ben preciso, con cui Renzi avrebbe sposato senza riserve la linea seguita dal suo assessore.

Così non è stato. Al contrario, il laconico comunicato del vicesindaco (che, essendo il sindaco assente, ne fa le veci) accetta le dimissioni anche se "non le condivide" (senza spiegare se non condivide l'atto di dare le dimissioni o la motivazione che a quelle dimissioni ha portato).

L'altra cosa che pensavo è "voglio proprio vedere cosa risponderà la Fiorentina!". La risposta non si è fatta attendere, ma l'ho trovata decisamente fiacca: minimizza le ragioni del contendere senza però entrare veramente nel dettaglio, soprattutto sulla questione che la Fiorentina stessa giudica come sostaziale (gli oneri di manutenzione): è liquidata come troppo complessa per essere affrontata brevemente.

Ho l'impressione che i problemi ci siano davvero; ma mi dà anche l'idea che tutto finirà a tarallucci e vino, per dirla brutalmente, senza la Cavandoli tra i piedi.

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