In questo post spiego perchè penso che la pedonalizzazione di piazza del Duomo sia un vero azzardo per Renzi, un probabile errore per l'intera mobilità cittadina e perchè il tram non potrà altro che passare proprio dal duomo.
Ma prima vorrei sgombrare il campo da equivoci dicendo che il sottoscritto sarà felicissimo di vedere piazza del Duomo priva di veicoli a motore! Sarò contento se questo spingerà altri cittadini a scoprire la bicicletta e la bellezza della nostra città. Non di meno, continuo a pensare che per molti cittadini i problemi non saranno pochi, e visto che non sono un egoista, mi preoccupo.
Iniziamo da un dato di fatto: dal 25 ottobre non esisterà più l'asse via Martelli / via Cerretani / via Panzani su cui oggi passato 2300 autobus (con 33000 persone a bordo); da lì passano le tre principali linee di ATAF: 14, 23 e 17. Sono le linee con le maggiori frequenze e che sono fondamentali nel collegare la parte est a quella ovest della città. Oltre a queste tre ci sono l'1, e il 6, ed altre linee comunque importanti.
Dove saranno trasferiti questi bus? Ancora non si sa. Si dice che ATAF sia stata presa di contropiede dall'annuncio della pedonalizzazione, anche se mi sembra poco realistico ipotizzare che Renzi abbia deciso una mossa del genere senza essersi consultato per tempo con l'uomo che lui stesso ha messo in ATAF (il presidente Filippo Bonaccorsi). L'attuale ipotesi è che i bus in direzione ovest saranno spostati sull'itinerario S-Marco. XXVII aprile, via Nazionale, mentre quelli in direzione opposta faranno via Valfonda, viale Strozzi in supeficie (ma non nel sottopassaggio), via Ridolfi, piazza Indipendenza, via XXVII aprile, S.Marco. (In rosso il percorso attuale, in verde l'ipotesi di percorso futuro).

I problemi maggiori saranno dati dall'allontanamento del 14 e del 23 dal loro percorso attuale, che lascerà senza "servizio pubblico forte" una bella fetta di centro (la zona di piazza San Firenze, S.Croce, via Ghibellina e San Niccolò). Il percorso del 23, ad esempio, potrebbe diventare addirittura questo:
Solo riaprendo (orrore!) ai bus grandi il lungarno davanti agli Uffizi si potrebbe riportare il 23 per buona parte sul vecchio percorso.
Un'ipotesi intermedia, vedrebbe allontanerebbe dal ponte alle Grazie solo il percorso in direzione EST.
Insomma... è ipotizzabile un notevole peggioramento per il trasporto pubblico: chi deve recarsi nel cuore di Firenze, nel quadrilatero romano, dovrà allungare il proprio percorso a piedi di almeno 400m. L'integrazione del servizio con i bussini elettrici è possibile, ma di non sicura efficacia: 1) servirebbero molti altri bussini, che per il momento non ci sono; 2) la quantità di persone che può trasportare un bussino elettrico è risibile rispetto ai "12 metri"; 3) l'esigenza di trasbordo, di per sé, è un disincentivo all'uso del mezzo pubblico.
Ma andrà forse anche peggio per chi passa dal centro per andare da est ad ovest o viceversa. Via Nazionale è già ingorgata oggi; cosa diventerà quando riceverà i bus deviati dal Duomo? Non è difficile immaginare pesanti ritardi e rallentamenti. Se così fosse, potremmo ipotizzare che un certo numero di cittadini abbandoni il bus in favore del mezzo privato. Ne risentirebbe l'intera mobilità cittadina, che difficilmente potrebbe accogliere ulteriori veicoli privati in circolazione.
E il tram? Visto che il Sindaco ha detto di non volere nemmeno il tram sotto al duomo, il solo itinerario possibile è quello indicato per i bus. Passarà di lì, il tram? mi pare difficile. Per due motivi: 1) nel momento in cui si dovessero chiudere quelle strade (via Nazionale, via XXVII aprile, etc.) per costruire la tramvia, dove far passare i bus? si pensa forse, magari tra un anno, di riaprire la piazza del Duomo appena pedonalizzata? difficile... 2) ad oggi non esiste uno straccio di progetto, neppure un'ipotesi, in tal senso; i progetti su cui si stanno già costruendo le linee 2 e 3 prevedono che dalla stazione il tram prosegua per via Panzani.
Paradossalmente la pedonalizzazione di piazza del Duomo potrebbe essere il miglior presupposto per far passare il tram... da piazza del Duomo: liberare l'asse Martelli/Cerretani/Panzani sarebbe stato il primo passo per la cantierizzazione del tram in centro. Non solo: i probabili disagi causati dalla chiusura di piazza del Duomo potrebbero convicere l'amministrazione che: 1) è necessario che una linea forte di trasporto pubblico entri nel cuore della città; 2) solamente sostituendo la processione di bus con il tram si potrebbe sottrarre il centro storico all'assedio dei puzzolenti bestioni di 12 metri!
Detto questo... è anche possibile che tutto vada bene: il traffico in via Nazionale scorra benissimo, la gente sia contenta di fare un po' più di strada a piedi e tutto vada a posto. Ma la vedo dura. Insomma, è un vero azzardo questa pedonalizzazione!