martedì 17 novembre 2009

Il casco di Carlotta Fondelli era ben allacciato?

Ho notato che tra i ragazzi è molto "di moda" indossare il casco tutto all'indietro sulla testa, tenendo il cinturino sottogola molto più lento del dovuto. In questo modo l'efficacia del casco è assai ridotta, dal momento che può sfilarsi molto facilmente, in caso di incidente.

Deve averlo notato anche l'avvocato Pasquale De Luca, il difensore dell'agente di polizia municipale che, alla guida di un'auto di servizio, ha travolto e ucciso la giovane Carlotta Fondelli lo scorso luglio. L'avvocato infatti ha chiesto una perizia aggiuntiva, per accertare "le cause e le circostanze della perdita del casco da parte di Carlotta", dal momento che ''il casco risulterebbe praticamente integro (solo una parziale rottura della visiera) e con il cinturino sottogola allacciato ed intatto."

Prima considerazione: se anche si potesse acclarare che la ragazza non indossava correttamente il casco, sarebbe tutto da dimostrare che un casco correttamente allacciato le avrebbe salvato la vita.

Seconda considerazione: la gravità del comportamento del vigile alla guida dell'auto (gravità che il tribunale dovrà accertare) non è in alcun modo legata al fatto che Carlotta indossasse correttamente il casco o meno.

Terza considerazione: paradossalmente, il fatto che stia dilagando la moda di portare il casco all'indietro, è anche colpa dei vigili che non sanzionano a sufficienza una abitudine tanto stupida quanto pericolosa.

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