martedì 10 novembre 2009

Il sequestro del risciò



Sono amici di lunga data i "ragazzi" di Pedicab Firenze (di prima del mio impengo pro-bici, intendo); per cui ho visto la loro "impresa" crescere fin dall'inizio tra mille difficoltà, di cui il sequestro di un risciò è solo l'ultima.

In tutta Europa ci sono servizi di taxi ecologici" fatti con risciò a pedali. Certo non per le lunghe distanze, ma nel centro sono perfetti. In Italia è praticamente impossibile; ma questi amici hanno tenacemente insistito cercando un modello di business che funzionasse e garantisse la sostenibilità dell'impresa.

Hanno provato con la pubblicità, ma hanno incontrato mille ed una dfficoltà regolamentari. Hanno provato con il noleggio per eventi particolari (trasporto interno alla Fortezza in occasione di Terra Futura, ad esempio), ma non poteva essere una fonte di reddito continuativa.

Il problema è che non solo i risciò non possono fare il servizio di Taxi, ma nemmeno quello di noleggio con conducente. Allora i miei amici si sono inventati il "noleggio senza conducente". In pratica è il pedalatore che noleggia alla società il mezzo, pagando con i soldi propri, e poi porta a giro la gente gratuitamente (non potendo chiedere un corrispettivo). Unico guadagno le mance. Se arrivano, perchè non è detto che arrivino sempre (ma voglio vedere in faccia chi si fa scorazzare completamente gratis!!!).

Venerdì scorso i tassisti hanno chiamato i vigili che hanno sequestrato un risciò e fatto una pesante multa al pedalatore. Tutti i dettagli sul sito di FirenzeInBici.

La difesa degli interessi corporativi è sempre più cieca: i risciò sono assai più lenti di una normale bici, vanno quasi ad andatura di pedone, per cui dovrebbe essere evidente che non possono fare concorrenza ai taxi! Invece no! Nel nome della difesa di interessi (spesso indifendibili, anche sotto altri aspetti) si decide di impedire ad alcuni giovani di trovare un'occupazione ed avere un reddito occupando una nicchia di mercato scoperta!

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