venerdì 17 luglio 2009

Eppure i vigilini servivano...

Diciamolo: di fatto la ZCS è stata abolita. I giornali parlano di "strisce blu senza controllo"; ieri un visitatore è arrivato in queste pagine goglando "a firenze la zcs c'è sempre?". Senza i più i controllori della sosta, solo una categoria di persone, cui mi onoro di appartenere, pagheranno l'obolo della sosta: i bischeri.

Ma è forse ancora più sbagliato aver abolito gli ausiliari del traffico di ATAF, che multavano le auto che transitano nelle corsie preferenziali o che sostano intralciando il mezzo pubblico.

Renzi dice: “Non accetto, però, l’idea che si faccia il bilancio di un’Amministrazione comunale con le multe È un’idea politicamente sbagliata perché le contravvenzioni servono per sanzionare i comportamenti scorretti e non per fare cassa”. In altre occasioni ha detto che, nelle corsie preferenziali, il vigile deve posizionarsi all’inizio, per educare, e non più avanti per tendere la trappola.

Da Cesare Beccaria in poi sappiamo che una normativa è tanto più rispettata quanto più la pena è certa. Diminuire i controlli (di fatto azzerarli, visto che di vigili-vigili se ne vedono ben pochi a far multe) significa tollerare l’illegalità.

Ed è pure evidente che il ruolo del vigile non è quello di posizionarsi sotto il cartello: il cartello di corsia preferenziale è più che sufficiente ad esprimere il concetto “di qui non puoi passare”. Il vigile non è un “rafforzatore di cartello” (espressione coniata da Patrizio Suppa), che se c'è il vigile il rispetto del cartello è rigoroso, altrimenti facoltativo.

Mi spiego: il cittadino arriva alla corsia preferenziale, non vede vigili, sa che il sindaco in persona garantisce che il controllo non sia più avanti, e allora tira dritto; solo il senso civico potrebbe trattenerlo, ma sappiamo che è patrimonio di sempre meno persone.

Ecco quindi il nuovo codice della strada che introduce il ruolo del vigile come rafforzatore di cartello:

corsia preferenziale con vigile:
non puoi passare

corsia preferenziale senza vigile:
non potresti passare

4 commenti:

Gabbry ha detto...

Post che mi lascia molto perplesso.

Tu focalizzi la funzione dell'"ausiliario del traffico" sull'accesso alle corsie prefernziali.

Io però non credo che fosse la loro funzione principale, anzi credo che non fosse proprio la loro funzione.

Eccetto qualche "decreto" la loro unica funzione era quella di controllare la sosta nelle ZCS.

bisognerebbe andare a vedere tutte le delibere ma penso di non sbagliarmi di molto.

Comunque fino ad oggi quello che è stato fatto per limitare il traffico non ha funzionato, quindi è opportuno ripensare interamente le strategie.

Io penso ad un miglior servizio pubblico, piste ciclabili collegate tra loro e protette, viabilità sensata.

Gianni ha detto...

Ci sono due tipi di ausiliari del traffico: i dipendenti di SAS che multano le auto che non pagano la sosta, quelli di ATAF che multano (a volte da bordo bus) le auto che transitano nelle corsie preferenziali.

Giustamente dici che si dovrebbe migliorare il servizio pubblico. Ma per farlo sono indispensabili le corsie preferenziali (finchè il i bus rimarranno imbottigliati nel traffico il servizio non potrà migliorare); ma le corsie preferenziali incontrano strenue opposizioni.

La verità è che tutti sono pronti a dire che userebbero il mezzo pubblico, se funzionasse; ma ben pochi capiscono che per farlo funzionare bisogna levare prezioso spazio alla circolazione e alla sosta delle auto private.

Niente botte piena e moglie ubriaca. Sorry.

gabbry ha detto...

Eh no! I dipendenti ATAF non sono ausiliari del traffico! Hanno avuto i poteri ad elevare multe, attraverso diverse delibere, ma non sono ausiliari del traffico!

Comunque, se il controllore sta a metà della corsia preferenziale non serve alla mobilità del mezzo pubblico ma alla cassa del comune e cosa ancora più grave alle proprie tasche, visto che andava loro una percentuale dei verbali elevati!

La storia della multa che educa è notoriamente una bufala conclamata (la patente a punti ne è l'esempio più fulgido).

Metti porte telematiche a tutti gli accessi delle corsie preferenziali e proteggile con cordoli. Fai in modo che il controllore non sia lì per elevare multe ma per far funzionare la corsia (leggasi mano alla paletta e deviazione del mal intenzionato, non mano al taccuino per annotarsi le targhe alle quali eleverà con calma un verbale!)

La viabilità di Firenze poi negli ultimi anni è stata pensata da dei deficienti.

Per far funzionare le corsie preferenziali bisognerebbe anche ripensare tutta la viabilità.

Come ho detto nell'altro post l'unica misura che ha realmente portato qualche risultato, negli anni passati, è stata il divieto di circolazione a targhe alterne. Questo perché di fatto limitava la presenza di automobili sulle strade collassate (anche dai cantieri) di Firenze.

Tutte le altre misure non hanno contribuito a diminuire né il traffico né il livello d'inquinamento. C'è quindi da ripensare tutto (viabilità pubblica e privata, ZCS e ZTL), perché altrimenti non se ne viene fuori.

Esempio pratico: perché nessuno ha proposto di costruire una diramazione della tranvia che arrivi fino al viadotto dell'indiano passando dall'isolotto, magari usando via canova in un senso e l'argingrosso al ritorno (per togliere solo una corsia a via Canova e sfruttando lo spazio che c'é al di l'à di via dell'argin grosso ipotesi buttata là)? Secondo me è pazzesco lasciar fuori dal tragitto della tranvia il quartiere più popoloso di Firenze!

Artemisia ha detto...

Gianni, credo di essere anch'io nella tua categoria. :-)