giovedì 2 luglio 2009

Privatizzazione di ATAF? E se la lasciassimo fallire, invece?



Ho dovuto rileggere i comunicati tre volte per capire bene la ragione della contesa interna al PDL sulla privatizzazione di ATAF. Riassumiamo in tre passi.

(1) Il comunicato di Giocoli e Galli
Plaudono all'azzeramento del CDA di ATAF, ma dicono che occorre un cambio di strategia. Se ATAF non sarà privatizzata, fallirà. Dicono.

(2) Donzelli dice no alla privatizzazione
L'argomento è il seguente: "se un privato dovesse comprare oggi questa società si troverebbe costretto a licenziare molti autisti e ad aumentare ulteriormente il costo del biglietto per i passeggeri.".

(3) La replica di Giocoli
Ribadisce che la posizione ufficiale del PDL è quella a favore della liberalizzazione.

Mio commentoe...

Il principale problema di ATAF è nei costi troppo elevati. Su questo argomento è stato detto tutto e il contrario di tutto; ma appare abbastanza chiaro che molto difficilmente ATAF riuscirà mai a diminuire i propri costi in maniera tale da arrivare in pareggio. Sarebbe fallita da un pezzo se la proprietà, cioè il Comune di Firenze e quelli limitrofi, non avesse ripianato il deficit di anno in anno. Una azienda così chi se la compra? Soprattutto, che senso ha per un privato comprare ATAF quando potrebbe ottenere lo stesso risultato (gestire il Trasporto Pubblico Locale a Firenze) partecipando alla gara di appalto che si terrà a breve, senza con questo doversi accollare le beghe di una azienda forse non risanabile?

Sul merito della polemica va detto che lo scenario paventato da Donzelli non pare realistico, dal momento che è la stazione appaltante che decide il livello di servizio ed il costo del biglietto, non l'azienda appaltatrice.

Io non starei a fare questioni di privatizzazione sì o no. Il punto è un altro: ATAF è risanabile? Se sì, è indispensabile che sia fatto presto e non importa molto da chi. Se no... lasciamo che fallisca e non buttiamoci più dentro denaro pubblico.

9 commenti:

Artemisia ha detto...

Mah, ho qualche dubbio sul privatizzare il trasporto pubblico in generale.
Per esempio, tempo fa sentii un'intervista alla presidente dell'ATAF che faceva confronti con la Linea (che e' sempre una SPA, posseduta da ATAF, ma con un'altra gestione). A parte che i contratti di lavoro della Linea sono peggiori di quelli degli autisti ATAF, ma oltretutto ATAF ha rinnovato tutto il parco mezzi con bus a metano, Linea viaggia ancora con vecchi diesel che cascano a pezzi (se ti ricordi e' uscita recentemente un'inchiesta su questo). Linea e' in attivo ma se il prezzo deve essere questo, non sono favorevole.
Diverso e' stare attenti agli sprechi.

Grazie per la foto del mitico bus a due piani della mia infanzia. Quanto tempo ci ho passato sopra!

Gianni ha detto...

Linea applica ai suoi autisti il contratto nazionale; è vero che gli autisti di ATAF hanno un trattamento migliore; ma il costo del personale più alto (in virtù dei più di 400 accordi integrativi) è proprio la causa principale del dissesto aziendale.

Io penso che possa esistere una sana via di mezzo tra la paga al minimo sindacale e l'insostenibilità dei costi...

Artemisia ha detto...

Si', mai io non mi riferivo tanto al trattamento dei dipendenti (sul quale non sono competente e mi riservo il giudizio), mi riferivo ai mezzi. Se l'ATAF ha investito un tot di milioni per cambiare la flotta a metano che inquina meno, e' vero che cio' costa ma ci guadagnamo tutti in salute.

Gianni ha detto...

Su questo, la flotta, ci sono tre cose da dire:

1) gli autobus di Linea che vedo a giro sono moderni; forse su linee secondarie usano ancora mezzi vecchi ex-ATAF, ma io ne vedo veramente pochi;

2) nel momento in cui il servizio andrà in appalto, l'ecologicità dei mezzi potrebbe rientrare tra i requisiti e/o tra i criteri di valutazione della gara;

3) qui il discorso si fa complicato per cui mi limito ad accennare: è giusto che i mezzi siano di proprietà dell'azienda che eroga il servizio? uno dei tanti possibili modelli di privatizzazione ipotizza che i mezzi siano di proprietà pubblica, ma gestiti dall'azienda che vince l'appalto; in tal caso l'investimento per una flotta ecologica sarebbe in carico all'ente pubblico (cosa peraltro sensata, dal momento che i vantaggi di una flotta ecologica sono per la collettività). Questo modello di privatizzazione ha il pregio di favorire la concorrenza riducendo le barriere all'ingresso (chiunque partecipi ad una gara di appalto per il TPL ha il problema di come procurarsi una imponente flotta di mezzi in poco tempo).

Anonimo ha detto...

ma che stai dicendo che i motivi del poco sano bilancio ataf sono gli accordi dei contratti degli autisti?????ma lo sai di cosa parli??i motivi son ben altri..ovvero i lauti (e molteplici) premi che ogni anno si dividono dirigenti e impiegati d'ufficio!!!!!!!gli autisti sono infamati da tutti,ma solo perchè nessuno ha mai provato a fare quel lavoro!si rischia la patente,si ha una resposabilità civile e penale,si deve avere 400 occhi x tutti i dormienti che viaggiano in auto,in motorino,a piedi,o in bici,e altri 400 x quelli che si credono fenomeni della guida..e intanto altri 15 frenano x evitarli..inoltre si deve beccarsi tutte le offese,i giudizi e le maleducazioni di persone che parlano e traggono conclusioni senza neanche sapere che ogni autista minimo 3-4 volte a settimana prolunga i propri turni lavorativi x andare incontro a chi deve prendere il bus..già proprio di quell'utenza che tanto li infama!!e tenete presente che ogni autista lo fa solo x amore verso il proprio lavoro e x il grande senso di professionalità e lealtà che lo contraddistingue..già..anche perchè questi straordinari nn sempre vengono pagati!e inoltre provate voi a fare un lavoro senza orari..nn sai a che ora finirai..ne dove..lavori ogni giorno,domeniche,festivi,natali,pasque,ecc x la miseria di neanche 1000 euro al mese e uno stress incalcolabile!!!x tutti quelli che infamano gli autisti..io dico solo..VERGOGNA!!!neanche sapete cosa dite!

Gianni ha detto...

Caro autista anonimo le condizioni di lavoro che dipingi (straordinari non pagati, orari "flessibili", soddisfazioni zero) sono in realtà comuni a molti lavoratori; non credere che sia un caso così raro, il tuo. Quanto al deficit di ATAF, se hai dei numeri da dare fallo pure. Da "semplice cittadino" ti posso dire che mi sembra assai arduo sostenere che deficit annuali di milioni di euro siano dovuti unicamente ai premi di produzione (!) dei dirigenti!

Unknown ha detto...

E invece caro cittadino,è proprio cosi.E se non lo sai, allora prima di lasciare commenti o di dare giudizi,almeno informati di quel che dici,visto che stai dicendo tutte cose non vere.solo questo.prima informati e poi eventualmente parla.

Gianni ha detto...

Cara "Segreteria Regionale" (Segreteria di cosa, approposito?) dici che "è proprio così": i premi di produzione dei dirigenti sono la sola ed unica ragione del deficit di ATAF. Lo dici, ma ti guardi bene da confortare con i numeri questa affermazione; eppure è semplice: se il deficit è X e la somma dei premi è Y, se Y >= X hai ragione da vendere, altrimenti no.

Insomma... fuori i numeri!

Anonimo ha detto...

forse non mi sono spiegato bene,io sono un autista e non ho certo accesso alle cifre esatte,quindi prima di parlare a vanvera,preferisco evitare.io!! però se un dirigente prende 270mila euro l'anno,e di dirigenti ce ne sono una 40ina..e un autista prende tra gli 800 e i 1000 euro al mese..mi viene facile pensare che siano piu i soldi buttati nei superpremi dei dirigenti rispetto a quelli deigli stipendi degli autisti.oltre sicuramente a tante altre spese che magari potrebbero essere evitate,non lo metto in dubbio.ma io ti ripeto,se l'azienda non la vivi da dentro,ti consiglio di non commentarla,perchè si rischia di dire cose ingiuste,e già se ne dicono troppe veramente.e per finire.."fuori i numeri" vallo a dire a chi sta rovinando questa città,invece che fare commenti sugli operai che non contano nulla!!