
Confesso che l'arte contemporanea mi trova particolarmente impreparato. E' bella o brutta questa stuata di Wyatt? In fotografia appare un ammasso di bronzo ben poco attraente, ma aspetto di vederla di persona in... 3D per farmene un'idea. La statua è provvisoriamente esposta in piazza Signoria e si intitolata "Two Rivers". Rappresenta la forza dell'Arno e dell'Hudson, i fiumi che intrecciati tra loro simboleggiano una sorta di gemellaggio culturale tra le città che attraversano.
Anzi... domandona di fondo: si può parlare di bello o di brutto per un'opera del genere? Se sì, in base a quali canoni?
Non vorrei addentrarmi in diatribe sulla oggettività o soggettività del bello. Ma appare assai evidente che l'assessore alla cultura Giuliano da Empoli non gradisca l'opera, donata a Firenze dall'autore. Invece di metterla in piazza Poggi, pensa di schiaffarla in un magazzino, e già ipotizza come liberarsene (tipo un'asta su EBay; sappiamo che è un assessore molto WEB 2.0).
Il punto è se Firenze debba accettare oppure no qualsiasi opera sia donata. L'assessore dice di no. Ok, non possiamo riempire la città di schifezze (non mi riferisco necessariamente a questo caso), ma... chi decide se un'opera è degna oppure no di stare nelle nostre piazze? esiste qualcuno/a che possa considerarsi depositario/a del concetto del bello?
In attesa di risposte impossibili, infiamma la polemica: il curatore della mostra su Wyatt ha già fatto sapere di ritenere che "Giuliano da Empoli abbia disonorato Firenze agli occhi del mondo". Dettagli sul Corriere Fiorentino (la foto l'ho ripresa invece da La Repubblica).
1 commento:
beh, una persona che viene nominata assessore alla cultura e alla contemporaneità ed ha un curriculum di tutto rispetto, ha già qualche titolo per pronunciarsi direi - altrimenti cosa ce l'hanno messo a fare?
poi se vogliamo perderci nel dibattico filosofico-estetico, una risposta definitiva non la troveremo mai. Le librerie hanno scaffali pieni di testi che provano a dare dei criteri di orientamento sull'arte contemporanea (su quella passata ormai si trovano abbastanza d'accordo...)
Detto questo, io sono passata davanti a Palazzo Vecchio mentre la stavano scaricando dal camion, e senza sapere di cosa si trattasse sono rimasta a dir poco perplessa.
A parte il bello o brutto, è un'opera che utilizza un linguaggio espressivo tutt'altro che contemporaneo, e se si è detto di provare a rendere Firenze contemporanea beh non è certo questa la strada.
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