mercoledì 1 luglio 2009

Nuova ATAF, ma quale il piano?


Apprendo con piacere delle dimissioni dei vertici ATAF, prontamente accettate da Renzi (e probabilmente sollecitate da lui stesso). Annunciato anche il nome del nuovo presidente: sarà Filippo Bonaccorsi, che come dirigente della Provincia aveva preparato il nuovo piano per l'organizzazione del trasporto pubblico a Firenze.

Continua così la "provincializzazione" del Comune di Firenze, e della mobilità in particolare. Ricordiamo che a dirigere la mobilità del Comune è da pochi mesi arrivato Vincenzo Tartaglia, anche lui proveniente dalla Provincia. Un paio di mesi fa partecipai, come parte della "delegazione" di FirenzeInBici, ad un incontro con Tartaglia. C'era anche l'allora vicesindaco Matulli. Persona piuttosto riservata, Tartaglia dico, ma ne ebbi una buona impressione, per quello che si può dire dopo un'oretta di incontro in cui parlammo soprattutto noi.

Non conosco Buonaccorsi, ma devo dire che non mi convinse molto il piano di riorganizzazione, così come fu presentato il 12 novembre 2008 (foto), anche se non ho mai avuto occasione di leggerne una versione dettagliata. Mi è sembrato di capire che il piano è organizzato intorno alla definizione delle linee forti. Mi aveva maggiormente convinto il piano ATAF organizzato intorno alle definizione dei nodi di interscambio (tra bus urbano/extraurbano/tram e treno). Il motivo è presto detto: la "politica del ferro" (tram e treno metropolitano, ma anche metropolitana, se ne avessimo una) ha come contropartita l'aumento dei cambi di mezzo necessari a compiere un percorso medio. Quindi non mi sembra sbagliato partire proprio dalla definizione della collocazione dei nodi dove effetture questo scambio.

1 commento:

Artemisia ha detto...

Si', il piano presentato nei mesi scorsi (con tanto di richiesta parere con volantini) era piuttosto oscuro. Pero' ho avuto a che fare con il Bonaccorsi riguardo alle linee per il Polo Scientifico e posso dire che e' stato tempestivo nel fare delle modifiche a miglioramento del servizio.
Di piu' non so dirti.